L’addio del Rettore all’Ateneo per la corsa alla Camera: Abbiamo adottato Piano Anti-Corruzione per estinguere zone d’ombra

Redazione1

L’addio del Rettore all’Ateneo per la corsa alla Camera: Abbiamo adottato Piano Anti-Corruzione per estinguere zone d’ombra

martedì 06 Febbraio 2018 - 15:07

Si compie un atto doveroso oggi con le sue dimissioni, nel rispetto dell’istituzione che ha avuto l’onore di rappresentare, per allontanare qualsiasi pensiero che si strumentalizzi la sua posizione di potere per caldeggiare la sua candidatura. Il prof. Pietro Navarra ha formalizzato il suo addio preannunciato dalla carica di Rettore dell’Università degli Studi di Messina. Ed ora è piena campagna elettorale libera da condizionamenti di “legami pericolosi e in bilico tra l’una e l’altra dimensione autorevole e di prestigio”: l’istituzione e la politica. “Ci siamo adoperati sin dal primo giorno sul fronte della legalità, adottando un Piano Anti-Corruzione che va anche oltre le direttive di legge e cercando di contestualizzarlo rispetto all’attività universitaria, così da non lasciare zone d’ombra”.

Con un velo di commozione, di fronte ad una nutrita schiera di giornalisti ed alla comunità accademica riunitasi in Aula Magna conclude un’esperienza anticipatamente, un anno prima della fine del suo mandato, dopo poco meno di 5 anni, dovendo correre alle prossime elezioni nazionali.

Accanto al prof. Navarra, il Prorettore vicario prof. Emanuele Scribano, a cui è affidata la guida dell’Università fino alle nuove elezioni, che verranno indette (entro un mese) dal Decano, prof.ssa Adriana Ferlazzo.

Quasi un quinquennio intenso, trascorso “comandando” l’Ateneo, meritava di tracciare un bilancio. “Con enorme e motivata soddisfazione ritengo di lasciare l’Università in una condizione senz’altro migliore rispetto a quella trovata al momento del mio insediamento – prosegue Navarra -. Un miglioramento ed una percezione positiva, sia all’interno che all’esterno delle mura universitarie, in termini di prestigio, di attività e di riconoscimento a livello internazionale. Tutto ciò è stato possibile grazie ad una squadra straordinaria, composta da dirigenti, docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti, artefici principali di questo salto di qualità. Saluto l’Ateneo, consapevole che riuscirà ad affrontare questo periodo di transizione, nell’attesa del mio successore. Unime, in questi anni, è stata governata seguendo un filo conduttore ed una strategia condivisa. L’identità dell’azione di governo è stata ben chiara, come anche gli obiettivi da portare, con frutto, a termine. Abbiamo puntato con decisione sul riconoscimento e la valorizzazione del merito e sul rispetto delle regole, riuscendo così ad ottenere visibilità, ma soprattutto risultati concreti. Tra questi, la rimodulazione della struttura amministrativa, la riforma e l’implementazione dell’offerta formativa sulla base delle esigenze territoriali e dell’intero Paese. La bontà delle operazioni è testimoniata dalla crescita che ha riguardato tutti i Corsi di Laurea e non solo alcuni di essi. Negli ultimi 2 anni abbiamo potuto riscontrare un aumento del 25% delle immatricolazioni, registrando una delle migliori performance del Centro-Sud”.

“Oggi giorno disponiamo di piattaforme informatiche per la valutazione della performance invidiateci e richiesteci da mezza Italia ed anche dall’estero. E’ stato, poi, risanato il bilancio. L’Università ha in corso investimenti per un totale di circa 61 milioni di euro, a cui vanno sommate le importanti cifre per il Policlinico universitario”.

“Attualmente, Unime rappresenta un esempio controcorrente rispetto ad una realtà caratterizzata da una fuga generale. Abbiamo attratto a Messina docenti di altri Atenei, professionisti e medici per il Policlinico provenienti, per esempio, da Roma, Ferrara, Milano, Padova e dall’estero. Studiano a Messina molti stranieri e siamo in grado di stringere partnership con imprese sia locali che nazionali ed europee di vari settori, come  quelli agroalimentare e tecnologico, grazie ai numerosi progetti di ricerca”.

“Desidero ringraziare l’intero Collegio dei Prorettori per il contributo determinato, costante ed incondizionato. Grazie anche ai dirigenti, ai docenti, al personale tecnico-amministrativo ed agli studenti che hanno reso questa gestione molto serena. Auspico che vi possa essere una continuità nella filosofia del modo di stare e condividere in Ateneo. Sono certo che si proseguirà sulla giusta via”.