Cambia il servizio di vigilanza del Policlinico, 25 lavoratori a rischio

Redazione

Cambia il servizio di vigilanza del Policlinico, 25 lavoratori a rischio

giovedì 25 Gennaio 2018 - 14:52

Cambio d’appalto e vecchi problemi. A gestire il servizio di vigilanza al Policlinico adesso sarà al KSM, ma questo creerà parecchi disagi ai lavoratori che rischiano di trovarsi in mano con un pugno di mosche. Questo il grido d’allarme lanciato dalla Filcams Cgil di Messina, che ha proclamato lo stato d’agitazione e l’assemblea permanente. La ditta subentrante, si è resa indisponibile al passaggio dei lavoratori che operano presso l’appalto in questione, ai sensi di un articolo del CCNL.
Questa decisione determinerà dal 1 febbraio prossimo il licenziamento di 25 lavoratori. La FILCAMS CGIL di Messina ha, quindi, proclamato lo stato di agitazione e l’assemblea permanete presso il Policlinico, in attesa che lo stesso convochi le parti interessate nel tentativo di trovare una possibile soluzione.  «Ancora una volta si mostra il quadro di una provincia sommersa dalle difficoltà economiche – afferma Andrea Miano, Segretario Provinciale della FILCAMS di Messina – ci troviamo di fronte a decine di lavoratori espulsi fuori dal mondo del lavoro. Un mondo del lavoro che fa finta di puntare sui giovani con incentivi e decontribuzioni per gli under-30 ma fondamentalmente non valorizza più le professionalità acquisite negli anni. Con una normativa che agevola, e spinge, le aziende a stipulare nuove assunzioni dai costi più competitivi, a discapito del mantenimento dei livelli occupazionali in essere per i quali, invece, vigerebbero tutti gli istituti contrattuali acquisiti negli anni». 
Ancora una volta si va a discapito dei diritti e tutto in funzione del vile denaro. Molti di questi 25 lavoratori hanno abbondantemente superato i 40 anni e, nel migliore dei casi, il loro reinserimento nel mercato del lavoro sarà faticoso e difficile.
Ancora una volta il sistema appalti dà un chiaro segnale di quanto non funzioni e la Filcams, insieme ai suoi lavoratori, si augura che gli Enti appaltanti metteranno in campo una strategia per arginare le devianze di questo sistema ammalato.