Concerto di Capodanno, l'Orchestra a plettro di Pellitteri incanta Taormina

Redazione

Concerto di Capodanno, l'Orchestra a plettro di Pellitteri incanta Taormina

venerdì 05 Gennaio 2018 - 10:52

Come da tradizione il nuovo anno è stato accolto con il concerto dell’Orchestra a plettro diretta dal maestro, Antonino Pellitteri. Data la chiusura del “Grand Hotel San Domenico” e l’inagibilità del Palazzo dei Congressi, l’esibizione si è tenuta in Cattedrale.
Grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale e alla disponibilità di mons. Carmelo Lupò è stato possibile consentire ai tanti taorminesi e turisti italiani e stranieri di partecipare a quest’appuntamento con la buona musica. E ormai più che centenario il legame che unisce Taormina e i taorminesi alla musica a plettro. Ed è grazie a questo legame che l’Orchestra a plettro si è affermata nel panorama internazionale come una delle più antiche e prestigiose orchestre di strumenti “a pizzico”.
Dal 2008, l’Ensamble taorminese è diretto da Pellitteri, al quale con un lungo applauso al termine del concerto il pubblico ha espresso tutto il suo affetto. E a questo giovane direttore d’orchestra che si devono i successi di questi ultimi dieci anni nonché l’avvio di importanti collaborazioni.
Il concerto di quest’anno è stato aperto con un grande classico: la Pastorale,  composizione di matrice  popolare  eseguita in Sicilia durante il periodo di Natale. A seguire, un omaggio alla Sicilia più autentica con il Preludio e Siciliana tratti dalla Cavalleria rusticana di Mascagni che ha visto, tra gli altri, la straordinaria interpretazione solista di Elisabetta Monaco con il suo liuto cantabile. Il ricco programma è proseguito con il valzer della Vedova Allegra del compositore austriaco Franz  Lehar, con il quale l’Orchestra a plettro ha trasportato il suo pubblico nell’atmosfera leggera del mondo dell’operetta.
Con una Suite del compositore Bruno Szordikowski, l’Orchestra a plettro ha guidato il pubblico nelle misteriose e magiche atmosfere irlandesi. Ma è con La Sinfonia del Nabucco di Giuseppe Verdi che la Chiesa gremita di gente è esplosa in una vera e propria ovazione. Le note del celebre “Va pensiero” nell’interpretazione del Mandolino solista, Alessandro Russo, hanno emozionato il pubblico presente. Non meno applaudito ed emozionante è stato il famoso Valzer dei fiori tratto dallo Schiaccianoci e trascritto per l’occasione da Pellitteri.
Il brano, nel quale si è esibito, in qualità di chitarra solista, il maestro, Alfredo Durso, ha voluto essere anche un omaggio al celebre compositore di balletti russi Peter Tchaikovsky di cui proprio nel 2018  ricorre il 125° anniversario dalla morte.
L’Orchestra a plettro ha concluso la sua performance al ritmo trascinante dellIntermedio tratto dalla Zarzuela dello spagnolo Geronimo Gimenèz La Boda de Luis Alonso. Alla fine del concerto il numeroso pubblico si è lasciato trascinare battendo le mani a ritmo di  musica  nella celebre Marcia di Radetzky.