Taormina: prime schermaglie e tanti nomi per la conquista di Palazzo dei Giurati

Redazione

Taormina: prime schermaglie e tanti nomi per la conquista di Palazzo dei Giurati

martedì 12 Dicembre 2017 - 10:25

E’ già tempo di toto-sindaco a Taormina. In questa fase è sempre più difficile scoprire chi sarà il futuro numero uno di Palazzo dei Giurati anche perché il sistema elettorale lascia spazio a tanti possibili tentativi. Tecnicamente senza possibilità di aggregazioni delle liste, si può arrivare al massimo incarico anche con soli mille cinque voti. Questo dato è realistico se non si dovesse verificare una “grosse koalition” alla tedesca. Quanto accaduto a Giardini, dove Nello Lo Turco è sindaco per soli tre voti di scarto rispetto al secondo Agatino Bosco​, è un esempio da non sottovalutare. In questo contesto, dal risultato così incerto, sono tanti i nomi che hanno delle chance concrete.
Primo fra tutti il sindaco uscente, Eligio Giardina, che il pacchetto di voti necessario lo può trovare, sotto casa e cioè a Trappitello. Li troverebbe a Taormina centro, invece, il suo naturale antagonista l’ex sindaco, Mauro Passalacqua, che resta sempre nel limbo di una snervante, per i suoi possibili alleati, indecisione. Ma se questo rimane lo scontro più plausibile della prossima campagna elettorale gli scenari sono variegati in vista di defallance, all’ultimo momento, dell’uno o dell’altro.
L’area di Sinistra ha tre nomi da spendere per un’eventuale candidatura. In pole position la figura dell’ex consigliere comunale, Sergio Cavallaro, figlio di uno storico esponente politico locale e considerato la “faccia pulita” del Pd. In questo ambito non è esclusa le candidatura in gonnella della combattiva Graziella Longo, figlia del mai domo Eugenio. Ma se si parla di “gentil sesso” anche Francesca Gullotta potrebbe essere, però, il baluardo della Sinistra estrema.
In area Pd potrebbe uscire, a sorpresa, il direttore d’albergo con grande esperienza del settore turistico, Piero Benigni. Nella area di centro di papabili ve ne sono a iosa. Un attendista, Mario D’Agostino, tra impegni familiari e di lavoro,  prosegue in sordina, ma sicuramente non celate, le grandi manovre politiche.
Grande attività dimostra l’attuale vice sindaco, Andrea Raneri che con la sua recente creatura, “Taormina nel cuore”, ha effettuato un’evidente fuga in avanti verso Palazzo dei Giurati. Bruno De Vita, sta a guardare pronto, però, alla zampata finale. Tra i più in movimento si trova l’iperattivo Pinuccio Composto che tenterà, nuovamente, la scalata al Comune.
Non ci sono segnali significativi, invece, da Vittorio Conti, altro papabile “doc” per il massimo incarico del Municipio. Tra il mondo imprenditoriale con qualche possibilità di candidatura anche l’attuale assessore al Turismo, Salvo Cilona, forte della stretta collaborazione con il big politico di Trappitello, Vittorio Sabato. Pina Raneri, altro componente della Giunta, ha già ottenuto l’investitura ufficiale dal suo gruppo.
Tra i grillini il nome che va per la maggiore è quello del tour operator, Nicola Salerno. Ma proprio il sistema elettorale con il maggioritario secco da spazio anche ai gruppi civici. Tra i nomi pesanti potrebbe trovarsi quello di Cino Restuccia, medico molto amato in città. È poi si hanno i nomi di sempre come un vulcanico, Dino Papale o il puntuale Eddy Tronchet. Tra i personaggi di cui si parla in chiave di un’eventuale candidatura tra gli imprenditori si trova anche la sofisticata figura del presidente dei B&B, Giovanni Ficarra. Qualcuno, però, ha già fatto il nome del collega degli albergatori, Italo Mennella. Tra i possibili nomi da spendere anche Cesare Taiana ex commissario di Asm.
Ma poi di altri candidato sindaco ve sono tanti altri come quello dell’ex assessore, Pippo Manuli, Enzo Scibilia, Giuseppe Sterrantino, Marcello Muscolino, Antonella Garipoli, Nunzio Corvaia, Vittorio Sgarbi, Nino Strano, Carmelo Briguglio, Mario Bolognari, Orlando Russo, Sergio Spadoni, Antonio D’Aveni, Eugenio Raneri ed Ettore Manuli.
Mauro Romano