Viadotto Ritiro, la denuncia della Uil: "Lavoratori senza stipendio da due mesi"

Redazione

Viadotto Ritiro, la denuncia della Uil: "Lavoratori senza stipendio da due mesi"

lunedì 04 Dicembre 2017 - 08:30

Da due mesi i lavoratori impegnati nel cantiere del viadotto Ritiro non ricevono lo stipendio.

Ecco la denuncia arrivata direttamente dal segretario generale della Uil di Messina, Ivan Tripodi, e da quello della Feneal Uil, Pasquale De Vardo: “Si tratta dei Lavoratori dipendenti della FERROBETON SRL, azienda subappaltatrice, per conto dell’aggiudicataria TOTO SpA, del progetto di ripristino del “Viadotto Ritiro” che ha come committente il Consorzio Autostrade Siciliane. I ritardi salariali sono assolutamente inaccettabili poiché l’opera è totalmente finanziata e, paradossalmente, le odierne criticità non sono legate a questo aspetto. A nostro avviso è inammissibile che ancora oggi si faccia “impresa” o “campagna elettorale” sulla pelle dei Lavoratori”.

Tripodi e De Vardo ricordano alla politica l’importanza di una struttura come il viadotto Ritiro: “Sono, infatti, passati poco più di tre mesi da quando, durante l’inaugurazione dello Svincolo Giostra, l’ex Presidente della Regione Crocetta, il Sindaco Accorinti ed un fitto stuolo di amministratori e politici della vecchia e della nuova maggioranza alla Regione, si impegnarono pubblicamente e all’unisono riguardo un forte rilancio infrastrutturale e occupazionale che avrebbe avuto inizio proprio a partire dell’opera del Viadotto Ritiro. Pertanto, tenuto conto che in un’opera fondamentale per il mondo del lavoro e per il futuro di Messina già emergono queste gravissime criticità, la UIL e la FENEAL UIL di Messina, nel denunciare questa assurda situazione, sono convinte che, se entro la prossima settimana non saranno corrisposti i salari spettanti e regolarizzato il normale iter salariale, non si possono escludere eventuali azioni di forte protesta e di ferma mobilitazione dei Lavoratori. La UIL e la FENEAL UIL di Messina denunciano e condannano questo tipo di politica che ha drammaticamente messo in ginocchio il settore delle costruzioni nella nostra Provincia”.