Dissesto idrogeologico, Messina rischia grosso

Redazione

Dissesto idrogeologico, Messina rischia grosso

martedì 28 Novembre 2017 - 10:16

“Cosa si è fatto in questi ultimi mesi, dopo i devastanti incendi della scorsa estate, per prevenire e fronteggiare i rischi legati al dissesto idrogeologico del nostro territorio?” E’ questo il preoccupato interrogativo che il consigliere comunale Libero Gioveni, in vista anche delle possibili precipitazioni che caratterizzeranno questo inverno, rivolge all’Amministrazione, specie dopo le chiare e inquietanti espressioni riferite nel settembre scorso in Aula da alcuni geologi.
Gioveni li riporta testualmente: “Le colline incendiate quest’estate sono del tutto prive di vegetazione.” – dissero i tecnici in sede di Commissione consiliare – “Temiamo quindi che, a differenza di quando piove in quelle colline ricche di verde laddove l’acqua si infiltra quasi tutta nel terreno, alle prime piogge torrenziali il 90% dell’acqua scivolerà a valle portandosi dietro tutto quello che incontrerà.
Queste parole “agghiaccianti” mi rimbombano nella mente nel tremendo ricordo anche di Giampilieri – prosegue preoccupato il consigliere comunale – ed è evidente che l’intera città a questo punto ha tutto il diritto di sapere cosa si è fatto finora e cosa ancora si sta facendo per la messa in sicurezza dei circa 500 ettari di aree boschive distrutte totalmente dal fuoco-
Penso – ricorda Gioveni – alle colline di Spartà, Annunziata alta,  San Michele, Piano Torre, Catarratti, Camaro Superiore, San Jachiddu, c/da Catanese, Bordonaro.
Dopo la dichiarazione dello stato di calamità per Messina del luglio scorso e le rassicurazioni fornite dall’ex Governatore Crocetta – afferma l’esponente del gruppo Misto – urge conoscere dal sindaco Accorinti e dall’assessore alla Protezione civile Pino:
1) A che punto sia l’iter per la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo che sarebbe dovuto essere consequenziale proprio alla dichiarazione dello stato di calamità-
2) A che punto sia l’iter per la stima dei danni subiti.
3) A che punto siano i processi amministrativi e tecnici avviati con tutti gli organi preposti finalizzati alla ricostruzione ambientale e al rimboschimento del le nostre colline.
4) Se siano state individuate delle priorità di intervento e in quali zone del territorio comunale.
Sono tutte risposte – conclude Gioveni – che l’Amministrazione dovrebbe dare per rassicurare buona parte delle popolazione messinese che risiede in prossimità di aree a rischio rese fragili dagli incendi, estremamente preoccupata per la propria sicurezza”.