Il Comune di Messina viene tartassato giornalmente per le lamentele di una scarsa pubblica illuminazione nella più rosea delle segnalazioni e poi succede lo “strano caso” di una zona nel cuore del V° Quartiere, precisamente davanti la sede degli uffici circoscrizionali, dove la luce resta accesa addirittura nelle ore diurne. E’ paradossale che la denuncia non venga presentata proprio dagli stessi dipendenti che, solo alzando il loro sguardo recandosi sul posto di lavoro, possono riscontrare l’anomalia e lo spreco di energia elettrica, oltre che di denaro pubblico.
Nel caso clamoroso del V° Quartiere dove, peraltro, parecchi consiglieri si sono imbestialiti, in merito a strade lasciate totalmente all’oscuro a causa di regolatori d’impianto che non funzionano come dovrebbero o a causa di una ditta di manutenzione che forse non riesce a coprire tutta la città con l’appalto vinto per Palazzo Zanca, non si riesce “a cavare un ragno dal buco”, affidandoci ad un vecchio e buon proverbio. Non dimentichiamo le battaglie portate avanti dal presidente della III Circoscrizione, Lino Cucè, quando c’è stato Provinciale al buio per tanto tempo e della IV, Francesco Quero per conquistare una Piazza del Popolo e vie limitrofe illuminate.