Lampioni accesi di giorno, così davanti sede V° Quartiere. Spenti di notte con rischio vita: come all’Annunziata

Redazione1

Lampioni accesi di giorno, così davanti sede V° Quartiere. Spenti di notte con rischio vita: come all’Annunziata

lunedì 20 Novembre 2017 - 16:07

Il Comune di Messina viene tartassato giornalmente per le lamentele di una scarsa pubblica illuminazione nella più rosea delle segnalazioni e poi succede lo “strano caso” di una zona nel cuore del V° Quartiere, precisamente davanti la sede degli uffici circoscrizionali, dove la luce resta accesa addirittura nelle ore diurne. E’ paradossale che la denuncia non venga presentata proprio dagli stessi dipendenti che, solo alzando il loro sguardo recandosi sul posto di lavoro,  possono riscontrare l’anomalia e lo spreco di energia elettrica, oltre che di denaro pubblico.

Il fatto palese da sottolineare è che tutte le arterie del circondario appaiono dotate di “pali della luce iperattivi”, sicuramente di mattina e nel primo pomeriggio, quindi al di là dell’orario di reale bisogno, in cui dovrebbe scattare l’accensione automatica prima di sera. Parliamo di via Brasile, di via Cile (la continuazione della strada del punto circoscrizionale San Licandro) e persino i lampioni del cantiere aperto al di sotto della Circonvallazione.

Nel caso clamoroso del V° Quartiere dove, peraltro, parecchi consiglieri si sono imbestialiti, in merito a strade lasciate totalmente all’oscuro a causa di regolatori d’impianto che non funzionano come dovrebbero o a causa di una ditta di manutenzione che forse non riesce a coprire tutta la città con l’appalto vinto per Palazzo Zanca, non si riesce “a cavare un ragno dal buco”, affidandoci ad un vecchio e buon proverbio. Non dimentichiamo le battaglie portate avanti dal presidente della III Circoscrizione, Lino Cucè, quando c’è stato Provinciale al buio per tanto tempo e della IV, Francesco Quero per conquistare una Piazza del Popolo e vie limitrofe illuminate.

Anche oggi l’ennesimo consigliere, stavolta, della VI Municipalità Giuseppe Nava, ha consegnato il secondo reclamo al Dipartimento apposito del Comune per denunciare lo spegnimento di una zona che lambisce il Lago Grande di Ganzirri, nel tratto della via Consolare Pompea compreso tra la prima rotatoria direzione sud-nord e l’Istituto Ortopedico.