Uscita autorizzata per Cateno De Luca: in Tribunale per il "Sacco di Fiumedinisi"

Redazione

Uscita autorizzata per Cateno De Luca: in Tribunale per il "Sacco di Fiumedinisi"

giovedì 09 Novembre 2017 - 10:14

Dopo l’arresto di ieri mattina ed il video su Facebook che ha fatto discutere e pensare, Cateno De Luca, su disposizione del Gip di Mesisna, ha lasciato per qualche ora la sua abitazione di Fiumedinisi, dove si trova ristretto ai domiciliari, per presenziare ad un altro processo, quello che lo vede imputato nel cosiddetto “Sacco di Fiumedinisi”, relativo alla presunta speculazione edilizia al Comune di Fiumedinisi di cui De Luca è stato sindaco e risalente al 2011 quando è stato arrestato. All’ex primo cittadino sono contestati i reati di tentata concussione e abuso d’ufficio. Il processo si svolge davanti alla Seconda sezione penale del Tribunale ed e’ arrivato alla fase conclusiva.
Cravatta rossa e solito spirito battagliero, pronto a ribattere ad ogni accusa, il leader di Sicilia Vera è stato accolto con un caloroso abbraccio da uno dei suoi legali, l’avv. Carlo Taormina. Con lui i carabinieri, la moglie ed alcuni fedelissimi.
Un calvario giudiziario che si allunga per De Luca che sabato mattina sarà interrogato nell’ambito dell’inchiesta per una presunta evasione fiscale che avrebbe commesso con la complicità di alcuni suoi collaboratori. Tra questi Carmelo Satta, anche lui arrestato ed una sfilza di segretarie e personaggi che ricoprono vari ruoli nel Caf Fenapi che, secondo gli inquirenti, sarebbe controllata e gestita da De Luca e solo formalmente intestata a Satta.
Le indagini avrebbero accertato un complesso reticolo societario che faceva capo alla Federazione nazionale autonoma piccoli imprenditori e alla Caf Fenapi, utilizzato, nel tempo, per un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all’evasione delle imposte dirette ed indirette.
Il neo eletto deputato Udc sarà sentito dal Gip Monia De Francesco che ha emesso l’ordinanza restrittiva.