Il suo nome è stato inserito nella lista dei venti giovani su cui Silvio Berlusconi vuole puntare per il futuro. Federico Raineri, ventiseienne imprenditore nel campo dell’istruzione e della formazione, coordinatore di Forza Italia nella Provincia di Messina,  è in corsa per un seggio a Palazzo dei Normanni.

Innanzitutto perché ha deciso di scendere in campo?

“Devo dire che in famiglia e tra gli amici in tanti mi hanno sconsigliato di fare questa scelta. Oggi la politica, tra diffamazioni e populismo, è un tritacarne quindi capisco le ragioni di chi mi invitava a passare la mano. Io ho le mie attività e la vita professionale mi dà tante soddisfazioni, ma non riesco rimanere a guardare mentre i miei coetanei mettono in una valigia le loro speranze, non posso accettare che la nostra terra venga governata come è stato negli ultimi cinque anni. Quindi dopo più di dieci anni di militanza la candidatura è stata una scelta naturale. Voglio andare a Palermo per portare le esigenze del nostro territorio, realizzare i progetti che servono a dare nuova speranza ai siciliani”.

Quali sono le priorità per la Sicilia?

“Prima fra tutte la lotta alla disoccupazione giovanile. Dopo anni di promesse arrivate da Palermo e da Roma la situazione resta drammatica. È necessario cambiare marcia, rimettere mano al sistema di incentivi all’imprenditoria giovanile e femminile per dedicare ogni risorsa a chi ha idee valide. Basta con la logica dei fondi a pioggia e via ad una nuova fase di investimenti utili alle imprese. Collegato a questo tema c’è la tutela e la promozione ambientale. Noi camminiamo ogni giorno su una miniera d’oro è giunta l’ora di farla fruttare. Come? Pianificando a livello regionale, mettendo in rete gli imprenditori del turismo, puntando a mercati che oggi ignorano le nostre meraviglie”.

Crede che lunedì il presidente della Regione sarà Nello Musumeci?

“Certo che sì! Musumeci è la persona giusta, il centrodestra è lo schieramento che riesce a dare prospettive alla Sicilia. Durante la campagna elettorale ho potuto testare con mano il giudizio dei siciliani sui cinque anni appena trascorsi targati centrosinistra e anche la stanchezza nei confronti di chi basa la sua politica solo sulla critica e sulla diffamazione. Domenica sarà un grande giorno per la Sicilia”.