Una firma per proteggere la tua pensione e i tuoi diritti, la Flai/Cgil scende in piazza

Redazione

Una firma per proteggere la tua pensione e i tuoi diritti, la Flai/Cgil scende in piazza

giovedì 26 Ottobre 2017 - 12:15

Domani in piazza Lo Sardo, dalle 10 alle 17, sarà presente il camper della Flai-Cgil per la raccolta di firme nell’ambito della campagna sui temi della previdenza e dei diritti dei lavoratori del comparto dell’agroindustria.
“Una firma per proteggere la tua pensione e i tuoi diritti”, con questo slogan la Flai-Cgil ha lanciato l’iniziativa che va a sostegno della piattaforma nazionale su pensioni e previdenza, “Riformare le pensioni, dare lavoro ai giovani”, con richieste specifiche della categoria. Sono tre i punti nodali al centro delle richieste del sindacato della Cgil che rappresenta i lavoratori forestali e dell’agricoltura: modifica della legge Fornero, revisione della Legge 335 del 1995, possibilità di accedere all’Ape per lavoratori del settore che ne sono esclusi.
“Per molti lavoratori e lavoratrici del nostro settore la pensione potrebbe arrivare all’età di 70 anni, per questo –  evidenzia il segretario generale della Flai-Cgil di Messina, Nuccio Massimino    chiediamo la modifica della Legge 214 del 2011, per favorire una maggiore flessibilità in usc ta all’interno del sistema contributivo.
A seguito delle regole introdotte dalla Legge 335 del 1995 (calcolo pensionistico con sistema contributivo), molti lavoratori dell’intero settore agroalimentare, causa la forte discontinuità e stagionalità lavorativa, redditi bassi e precarietà, avranno difficoltà a maturare i requisiti per la pensione”.
Il flop dell’Ape social. In merito all’Ape, la Flai-Cgil mette in evidenza gravi criticità: i lavoratori agricoli, i lavoratori addetti alle carni, i lavoratori che svolgono attività in ambienti a temperatura particolarmente bassa o particolarmente elevata e i lavoratori della pesca sono stati inspiegabilmente esclusi dall’Ape sociale e dalla pensione anticipata per i lavoratori precoci, infatti non sono inseriti nell’elenco di chi svolge lavori gravosi.
La Flai chiede che anche per loro ci sia la possibilità di accedere all’Ape sociale e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci.