Caso Vullo, Gucciardi risponde ai sindacati: "Ci dà di fatto ragione"

Redazione

Caso Vullo, Gucciardi risponde ai sindacati: "Ci dà di fatto ragione"

lunedì 16 Ottobre 2017 - 10:05

L’assessore Baldo Gucciardi ha risposto alla “denuncia” della Uil-Fpl sul presunto mancato possesso dei titoli da parte del dott. Michele Vullo.

L’assessore regionale alla Salute rispondendo alle nostre ripetute segnalazioni sul mancato possesso dei titoli del dott. Michele Vullo che ne inficerebbero la sua nomina a commissario straordinario del Policlinico, implicitamente conferma quanto da noi sostenuto nelle innumerevoli denunzie presentate agli organi competenti”. Ad affermalo sono Pippo Calapi e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile Area medica della Uil-Fpl Messina, e Pietro Pata, segretario regionale di ANAAO-ASSOMED.

In particolare dalla risposta spedita dall’assessore Gucciardi si evidenzia come Vullo, iscritto negli elenchi dei direttori generali a fare data dal 2010, si evidenzia come il manager non abbia fornito alcuna documentazione riguardo al suo rapporto di lavoro con la ‘Santobono Pausilium” di Napoli. Mentre produce la documentazione successiva riguardante Lazio Sanità e Policlinico di Messina, dove ha svolto precedentemente le funzioni di direttore amministrativo. Da ciò si evince il vulnus della posizione di Vullo, il quale per essere inserito negli elenchi regionali avrebbe dovuto svolgere in maniera continuativa funzioni dirigenziali per il periodo previsto dalla legge. L’assessore Gucciardi conclude la sua risposta asserendo che i periodi di Laziosanità e Policlinico di Messina sono sufficienti a dimostrare il possesso dei requisiti necessari. Ma se Vullo non dimostra di avere acquisito i titoli alla ‘Santobono’, com’è possibile che sia stato nominato al Policlinico di Messina? Questa domanda l’assessore Gucciardi non se l’è posta evidentemente, né sono state effettuate le dovute verifiche. Intanto, sospettiamo che Vullo rischia così facendo di essere ammesso alla graduatoria nazionale del dg mentre altri sarebbero fuori gioco per i criteri stringenti”.