Arriva "Benefit", il negozio d'abbigliamento destinato al riuso

Redazione

Arriva "Benefit", il negozio d'abbigliamento destinato al riuso

giovedì 12 Ottobre 2017 - 06:58

Dal “Pane in attesa” a “Benefit”: le frontiere della solidarietà non conoscono ostacoli. Messina ancora “leader” in tema di beneficenza, grazie a Cristina Puglisi Rossitto che assieme ad alcune “volontarie” ha inventato un nuovo servizio destinato a chi non ha grandi risorse economiche.
Quando lanciammo il progetto ‘Pane in attesa’ stupì per la sua semplicissima efficacia ed utilità. Centinaia di persone aderirono e presto si diffuse in tutta Italia a macchia d’olio. Lombardia, Sardegna, Puglia, Trentino, Campania, Liguria e Lazio seguirono le orme del nostro progetto che ancora oggi è attivo in decine di città italiane”. Con la stessa semplicità abbiamo pensato a ‘Benefit”.
Cristina Puglisi Rositto spiega di cosa si tratti: “Immaginate di poter entrare in un negozio di abbigliamento ed avere a disposizione abiti per uomo, donna e bambino, divisi per taglia e genere, tutto pulito e pari al nuovo. Abiti che non si devono pagare. Un posto dove poter prendere vestiti per i vostri bimbi che crescono troppo in fretta e un posto dove portare quelli praticamente nuovi che è davvero un peccato buttare. “Benefit” ha solo una regola: per ogni capo che prendi devi lasciarne un altro”.
Benefit” è il primo store del riuso già definito da chi lo ha visitato un “negozio” unico nel suo genere che rappresenta una epocale “innovazione culturale” in una società abituata a buttare tutto. Un vero negozio di abbigliamento con circa ottomila capi donati da centinaia di messinesi.
Arrivando da ‘Benefit’ verrete accolti dalla consulente di immagine, Elisa Lo Presti, che segue gli utenti nella consegna dei capi da scambiare, nella scelta fra quelli esposti e nello scambio. La scelta di una figura professionale è stata fondamentale nell’avvio del progetto e nell’organizzazione dello store, ha dato fiducia alle persone che non vengono semplicemente a scambiare ma chiedono consigli e si confrontano sul riutilizzo dei capi. Già dopo pochi giorni di apertura tutti gli appuntamenti della settimana sono stati fissati, ed in due giorni sono centottanta i capi scambiati con gli utenti che sono venuti a visitare lo store”. Conclude Rossitto Puglisi.
Da “Benefit”, inoltre, è stata creata una zona cerimonia, con abiti da sera e da cerimonia uomo, donna e bambino. Gli abiti della zona cerimonia non potranno essere scambiati ma solo prenotati per l’evento per il quale è richiesto “Benefit” mette a disposizione e in uso anche due abiti da sposa. La richiesta degli abiti della zona sposa è gestita nelle stesse modalità della zona cerimonia. Quello che crea davvero stupore è la possibilità di entrare in un vero e proprio negozio e prendere senza pagare ciò che serve, semplicemente lasciando qualcosa che, a casa, non si usa più.
Un vero e proprio baratto che ha l’unica funzione di alleggerire il nucleo familiare della spesa per l’abbigliamento prendendo capi praticamente nuovi. Tutte quelle persone in stato di bisogno che non hanno la possibilità di fare “scambi” vengono sostenute dal gruppo Invisibili che fornisce i vestiti necessari al nucleo familiare anonimamente senza necessità di recarsi allo store in orari di apertura.