Vaccini obbligatori, “Sospensiva cautelare sindaco. Magistratura verifichi coercizioni”

Redazione1

Vaccini obbligatori, “Sospensiva cautelare sindaco. Magistratura verifichi coercizioni”

giovedì 14 Settembre 2017 - 16:26

“Senza voler creare allarmismi o becero populismo, qualunque genitore di buon senso di fronte ad uno Stato che con trasparenza mostra il contenuto di una sostanza che va iniettata dentro al corpo dei propri figli, ha il diritto di poter scegliere in merito alle vaccinazioni prescolastiche”.

In qualità di consigliere comunale e padre di tre figli, Nicola Cucinotta, presenta un’interrogazione al ssindaco Accorinti, a salvaguardia di migliaia di minori messinesi, visto che questi possiede e ha facoltà di esercitare, in veste di primo cittadino, ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale.

Cucinotta chiede se Accorinti intenda attivarsi immediatamente ad adottare una ordinanza  contingibile ed urgente nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire gravi pericoli che potrebbero minacciare l’incolumità e la salute pubblica, che sospenda il recepimento della Legge nr.119 del 31 luglio 2017, in via cautelare, in attesa di comprendere meglio cosa emergerà dalle indagini della Magistratura romana.
Solo il Sindaco ha la facoltà di verificare i profili coercitivi e discriminatori in base a delle indagini che sono in corso da parte della Magistratura e accertare la dimensione di rischio, di danno alla salute, rispetto a certe sostanze inquinanti, che sembrerebbe siano state rilevate più volte in laboratorio!

Con DECRETO-LEGGE 7 giugno 2017, n. 73 recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, il Governo Gentiloni, al fine di assicurare la tutela della salute  pubblica  e  il mantenimento di adeguate condizioni di  sicurezza  epidemiologica  in termini di profilassi e di copertura vaccinale, nonché di  garantire (( il conseguimento degli obiettivi prioritari  del  Piano  nazionale prevenzione vaccinale 2017/2019,  di  cui  all’intesa  sancita  dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le province autonome di Trento e di Bolzano in  data  19  gennaio  2017,pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 41 del 18 febbraio 2017, )) ed il  rispetto  degli   obblighi   assunti   a   livello   europeo   ed internazionale, per i minori di età compresa tra zero e sedici  anni ((  e  per  tutti  i  minori  stranieri  non  accompagnati  )), ha sancito che talune vaccinazioni – ( a) anti-poliomielitica;  b) anti-difterica; c) anti-tetanica;  d) anti-epatite B;  e) anti-pertosse; f) anti-Haemophilus influenzale tipo b; ) –  sono obbligatorie e gratuite, in  base  alle  specifiche  indicazioni  del Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita.

Nei mesi scorsi, ancor prima che il Decreto Legge 73 del 2017, relativo all’introduzione obbligatoria di vaccini voluto dalla Ministra Beatrice Lorenzin, venisse convertito in Legge e prima di ogni annuncio pubblico, un cittadino, Luca Scantamburlo, a marzo, ha chiesto che venisse avviata un’azione giudiziaria, depositando un esposto alla Procura della Repubblica di Udine, che a sua volta ha aperto un fascicolo ed avviato un indagine riguardo la sicurezza nei vaccini. Indagine partita da Udine, a marzo 2017 e trasferita, successivamente, per competenza alla Procura della Repubblica di Roma.

Contemporaneamente, anche il Codacons Torino, ha depositato un esposto presso la Procura di Torino e anche li il Pubblico Ministero ha aperto un procedimento non penale, senza ipotesi di reato, sempre sulla presenza di sostanze non segnalate all’interno dei vaccini a potenziale rischio e danno della salute.

Lo Stato deve prima di tutto garantire la salute, la sicurezza dei cittadini e la costituzionalità delle sue Leggi.

Tale indagine verte sul rischio di contaminazione inorganica di particolato ad alta densità atomica negli stessi e tutto quello che concerne. Un atto senza precedenti che dà ai Sindaci Italiani il potere di una sospensiva cautelare in attesa che si pronunci la Magistratura.

Infine, il Ministero avrebbe dovuto produrre analisi pubbliche molecolari a garanzia che i vaccini sono puliti e sani e successivamente non ci sarebbe stato bisogno nemmeno di rendere obbligatori i piani sanitari.