Taormina, sede G7, impotente al malcostume delle risse

Redazione

Taormina, sede G7, impotente al malcostume delle risse

martedì 05 Settembre 2017 - 15:50

 La città del Centauro, sede del G7, impotente contro il malcostume dilagante che sfocia, purtroppo, anche in rissa. Sulla questione sono intervenuti i massimi esponenti della “Perla dello Jonio”. Forze politiche ed imprenditoriali chiedono interventi per evitare episodi del genere che sono scaturiti in sette denunce da parte della polizia.
“Non ho, chiaramente – dice il sindaco, Eligio Giardina – l’autorità di chiudere questi locali anche se mi auguro che vengano presi adeguati provvedimenti perché quanto accaduto danneggia Taormina e gli operatori che operano bene in città”. Intanto il presidente degli albergatori di Taormina Italo Mennella ha chiesto la chiusura dei locali i cui proprietari si sono resi protagonisti di una inqualificabile “scazzottata” il cui video, ripreso da telecamere di sicurezza, è diventato virale sul web.
Nelle immagini si notano litigare alcuni componenti di due noti locali del centro storico. “Ho richiesto – spiega Giardina – la convocazione urgente di una riunione della Commissione provinciale per l’Ordine pubblico e la sicurezza, nel corso della quale è emerso che il sindaco non ha potere di chiudere le due attività. La Questura mi ha assicurato che nei prossimi giorni interverrà in modo deciso”.
“La chiusura dei locali – ha affermato Mennella preoccupato per il grave danno all’immagine causato all’episodio increscioso – doveva essere fatta subito, lo prevede la normativa vigente e non si capisce perché non è stato fatto. Siamo indignati”. In effetti, Me nella punta il dito su una situazione che vede tensioni da anni. Adesso si è. purtroppo, raggiunto il culmine. Una situazione assolutamente indefinibile. Anche le forze dell’ordine negli anni hanno cercato di trovare una soluzione che fosse ispirata al buon senso. Non si è finora trovata una soluzione efficace. Di tanto in tanto il fuoco che cova fa scattare un incendio. Stavolta, secondo le forze politiche ed imprenditoriali locali, si è raggiunto il culmine.
Mauro Romano