Regionali, D'Aveni scende in campo: "Puntate su soggetti politici nuovi e credibili"

Redazione

Regionali, D'Aveni scende in campo: "Puntate su soggetti politici nuovi e credibili"

martedì 05 Settembre 2017 - 18:22

Il presidente del Consiglio comunale scende in campo alle imminenti elezioni regionali. “Annuncio con orgoglio – dice D’Aveni – la mia candidatura alle Regionali del 5 novembre 2017 con il Centrodestra e con candidato presidente l’on. Musumeci.
La mia decisione nasce dalla consapevolezza di poter rappresentare il territorio che mi ha visto politicamente protagonista in questi anni, oltre che tutto il territorio siciliano. Territorio martoriato e non difeso a dovere da chi ha solo ricevuto le preferenze, ma non si è esposto realmente quando c’era da battagliare.
In questo quadriennio da presidente del Consiglio comunale di Taormina, ho assistito a scelte scellerate o a non-scelte, che hanno creato forti preoccupazione tra i cittadini, come ad esempio il tentato depotenziamento dell’ospedale di Taormina contro il quale ho riunito i 23 presidenti degli organi consiliari dei comuni appartenenti al Distretto Sanitario, per opporci fermamente e dire no. Oppure il problema dello spostamento della Cardiochirurgia pediatrica che ha visto il sottoscritto incatenarsi insieme ad altri, per evitare lo spostamento e subito dopo portare la problematica in Consiglio comunale.
Per questo faccio un appello a tutti i cittadini del mio territorio, e cioè di votare me a prescindere dai colori politici, e di fare quindi per una volta un ragionamento prettamente territoriale. Non è più consentito votare figure politiche, che considerano il nostro territorio solo come un bacino di voti o che ormai usurati da anni di attività, nessun beneficio possono più portare alle nostre comunità.
E’ il momento di dire basta e di puntare su soggetti politici nuovi e credibili, quale il sottoscritto, che in questi anni è stato presente tra la gente, ascoltando e sempre pronto con impegno a risolvere tutte le problematiche che si sono presentate”.
Mauro Romano