Ex Province e Liberi consorzi battono cassa alla Regione, servizi essenziali a rischio

Redazione

Ex Province e Liberi consorzi battono cassa alla Regione, servizi essenziali a rischio

mercoledì 02 Agosto 2017 - 09:20

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione convocata dall’assessore Luisa Lantieri con i rappresentanti delle 9 ex Province per procedere al riparto delle somme. Su proposta del sindaco della Città metropolitana Renato Accorinti, i rappresentati delle ex Province hanno deciso all’unanimità di non procedere al riparto dei 25 milioni di euro e di chiedere un incontro al presidente Crocetta e all’assessore al Bilancio Baccei per battere cassa.
I sindaci delle ex Province hanno detto chiaramente che i 25 milioni di euro stanziati dal governo sono del tutto insufficienti, non consentiranno il pagamento degli stipendi ai lavoratori, ma soprattutto gli Enti non potranno svolgere le “funzioni essenziali” garantiti i servizi alla collettività quali: utenze, manutenzione ordinaria di  scuole e  strade, vigilanza, rimborso dei mutui, fitti  passivi e spese per il personale.
A rischio concreto di dissesto, al pari dei Liberi consorzi, anche le Città metropolitane che fino ad oggi hanno resistito. La grave situazione in cui versano le ex Province è stata segnalata anche dalla Corte dei conti.
Per risanare la situazione – ha affermato l’assessore Lantieri –  è necessario reperire la somma di 200 milioni di euro. La Lantieri ha assicurato che rappresenterà la grave situazione al presidente e all’assessore al Bilancio e chiederà la convocazione di una riunione con tutti i sindaci.
I rappresentanti delle ex province hanno discusso dei criteri di ripartizione delle risorse e del disequilibrio finanziario che non consente la chiusura dei bilanci. Il commissario dell’ex Provincia di Siracusa ha espresso forte perplessità in merito al rinvio del riparto delle somme e ha annunciato forte iniziative di protesta da parte dei dipendenti della Provincia di Siracusa, che attendono gli stipendi arretrati.
“La FpCgil – si legge in una nota – seguirà  con attenzione gli sviluppi della vertenza, non escludendo manifestazioni di protesta a tutela dei lavoratori e dei servizi alla collettività”.