Tregua sui migranti, un gruppetto lascerà l'hotel di Castell'Umberto

Redazione

Tregua sui migranti, un gruppetto lascerà l'hotel di Castell'Umberto

giovedì 20 Luglio 2017 - 21:14
La Prefettura di Messina comunica in una nota “che nel corso della riunione con i sindaci dei Nebrodi sono state affrontate le criticità e i progetti connessi all’accoglienza di alcuni cittadini stranieri.
In proposito – prosegue la nota – tutti i sindaci hanno concordato sulla necessità di attivare il sistema Sprar considerata l’importanza strategica di tale tipo di accoglienza quale strumento per una efficace integrazione. In ogni caso nei prossimi giorni si procederà ad un alleggerimento della struttura di Sinagra dove sono alloggiati anche i migranti in un primo tempo destinati a Meri’ attesa l’oggettiva impossibilità già recepita dalla Prefettura il 15 luglio scorso di alloggiarli in quel comune.
E’ operativo in Prefettura il tavolo permanente, al quale siede una rappresentanza dei sindaci nebroidei, finalizzato al costante esame congiunto delle criticita’ che di volta in volta possano essere rilevate nel territorio”.
Lionetto Civa: “Risultato importante”. “L’istituzione del tavolo tecnico permanente – afferma il sindaco di Castell’Umberto Vincenzo Lionetto Civa, capofila della protesta degli amministratori dei Nebrodi – è un risultato importante. Questo vuole dire che tutte le questioni legate al processo di accoglienza, d’ora in poi, passeranno da qui, dal confronto con noi. Un grosso successo, perché cio’ che abbiamo detto in questi giorni, respingendo l’accusa di razzismo, e’ che vogliamo programmare l’accoglienza su tutto il fronte”.
Il prefetto, ha aggiunto, durante la riunione, “si e’ relazionato in continuazione con il ministero dell’Interno e la Prefettura si e’ impegnata ad ascoltare tutto il territorio: c’e’ piena sensibilita’ su questo punto da parte del prefetto e del ministero”. Si tratta di un “modello” che “si vuole estendere a tutto il territorio, anche nell’area jonica, nel barcellonese e nel milazzese”.
Questo significa per Civa “che le nostre non erano battaglie vuote e grette, ma finalizzate a fare in modo che questo fenomeno sia regolamentato e gestito in modo condiviso. E siamo riusciti a dimostrare che le strutture devono essere adeguate e a norma. L’hotel dove erano stati sistemati 50 migranti, sara’ alleggerito e sottoposto a una ulteriore verifica di idoneita’. Ha vinto il buonsenso e la programmazione”.