Barcellona: tre detenuti staccano inferriata ed evadono dal carcere

Redazione

Barcellona: tre detenuti staccano inferriata ed evadono dal carcere

giovedì 13 Luglio 2017 - 10:46

Tre detenuti sono evasi dal carcere di Barcellona. Lo comunica il sindacato della polizia penitenziaria Osapp. I tre, originari del messinese, dovevano scontare pene comprese tra 5 e 6 anni per reati legati alla tossicodipendenza. La fuga è avvenuta attraverso una finestra della palestra dopo aver divelto un’inferriata.
Gli agenti di Polizia Penitenziaria dell’istituto sono al lavoro nelle ricerche, che coinvolgono anche agenti liberi dal servizio. “In questo momento la situazione delle carceri italiane è tutt’altro che normale come invece dichiarato da alcuni dei vertici dell’attuale amministrazione penitenziaria agli organi di informazione anche televisivi – dice l’Osapp -. Le attuali evasioni, frutto di una politica penitenziaria dissennata che mette il detenuto al centro di ogni possibile diritto e concessione anche se non meritati, a discapito del personale di Polizia Penitenziaria, mettono a rischio soprattutto la civile convivenza e la sicurezza dell’inermi cittadini”.
Ms5: “Indignati per il silenzio del ministro Orlando”. “La fuga di tre detenuti dal carcere di Barcellona era prevedibile. Siamo indignati per il silenzio del ministro Orlando, ormai ci sono fughe quotidiane da tutte le carceri, ma ci indigna l’immobilismo di tutte le istituzioni che gia’ ad aprile erano a conoscenza della carenza di personale a seguito della trasformazione in casa circondariale dell’ex Opg”. Lo dicono i deputati del M5s. “Ad aprile di quest’anno era stato chiesto dal deputato Alessio Villarosa di promuovere l’adeguamento della pianta organica della (ormai divenuta) casa circondariale di Barcellona considerando le nuove esigenze che la struttura carceraria complessa necessitava. Ovviamente nulla e’ stato fatto”.
I deputati del Movimento 5 Stelle della commissione Giustizia unitamente con il deputato Alessio Villarosa sottolineano le gravi mancanze che affronta il mondo delle carceri italiane: “Oltre il grave caso di Messina, sono anni che cerchiamo di essere propositivi, ma le nostre proposte rimangono inascoltate come in questo caso. E’ necessario ed urgente potenziare il personale della polizia penitenziaria, dotarli di mezzi e metterli in condizione di poter lavorare al meglio delle loro professionalità.
Non si può immaginare di offrire sicurezza ai cittadini andando al risparmio. Queste politiche di taglio, di negligenza, hanno prodotto che ci sono altri tre evasi a piede libero che ovviamente stanno impiegando piu’ mezzi ed uomini che ci sarebbero voluti per mettere in sicurezza il carcere”.