Il giorno più lungo. L'Acr Messina rischia di scomparire

Redazione

Il giorno più lungo. L'Acr Messina rischia di scomparire

venerdì 07 Luglio 2017 - 08:45

Comunque vada a finire, una cosa è certa. Il presidente Franco Proto non ha disponibilità economiche e non è dissimile dai suoi predecessori. Qualcuno, oggi, rimpiange Di Mascio e Di Lullo, i quali almeno hanno “cacciato” i soldi per rilevare l’Acr Messina all’asta. Siamo arrivati alla data oltre la quale non è possibile “bluffare”, se si ricapitalizza la società il Messina potrà ancora sperare nell’ammissione al campionato di LegaPro, caso contrario la piazza si appresti ad un anno sabbatico.
A meno che non scenda in campo qualche benefattore “vero” per tentare di ricostruire qualcosa di positivo, partendo dalla serie D. In caso di mancata iscrizione, rivolgiamo un invito ai “personaggi” che ruotano attorno alla galassia Proto di mettersi definitivamente da parte. Ma torniamo ad alimentare la flebile fiammella della speranza.
Oggi, come detto, devono essere versati 180mila euro per ricapitalizzare la società. Per un imprenditore che intende fare calcio non dovrebbe essere un grande problema. Per Proto potrebbe essere un problema, visto che non ha evidentemente grandi disponibilità economiche. Altrimenti non saremmo a questo punto. Comunque, va fatto un grande complimento a questa “organizzazione” che con mezzi e mezzucci è riuscita a tenere alta l’attenzione degli sportivi al punto che oltre 1.500 tifosi hanno sottoscritto le tessere d’abbonamento, consapevoli del fatto che con molta probabilità avrebbero perso a che i soldi.
Oggi sarà un giorno lunghissimo per i tifosi del Messina tenuti col fiato sospeso…