Uil-Fpl denuncia: "Poca chiarezza su stabilizzazione precari"

Redazione

Uil-Fpl denuncia: "Poca chiarezza su stabilizzazione precari"

giovedì 06 Luglio 2017 - 11:27

Anche la stabilizzazione dei 128 “precari storici” del Comune di Messina è stata anche al centro del tavolo di concertazione che i sindacati hanno avuto con l’amministrazione comunale per la cosiddetta “Ricognizione dotazione organica al 1. Giugno scorso, il fabbisogno del personale e il Piano programmatico delle assunzione per il trienni 2017-2019.
La Uil-Fpl, attraverso i propri rappresentanti sindacali ha osservato “La mancanza di chiarezza nell’esposizione dei dati relativi alla programmazione degli anni 2018 e 2019 con particolare riferimento alla stabilizzazione dei restanti 128 “precari storici”. Infatti, sul provvedimento nessuno dei dati contabili esposti da garanzia della loro assunzione  nel triennio indicato. Noi vogliamo credere che sia stata solo una mancanza di chiarezza e che, di fatto, non persistano i paventati problemi probabilmente legati al piano di riequilibrio”. E’ quanto scrivono in una nota indirizzata al sindaco Renato Accorinti e al direttore generale, Antonino Le Donne, il segretario generale della Uil-Fpl, Pippo Calapai, Fabrizio Nicosia, responsabile provinciale, ed Emilio Di Stefano, segretario aziendale della Uil-Fpl di Messina.
“Abbiamo chiesto all’amministrazione di apportare le dovute modifiche anche alla luce delle ultimissime novità normative introdotte dalla legge 96 del 21 giugno 2017 che permette di aumentare la capacità assunzionale del 2016 dal 25% al 75% dei pensionamenti dell’anno precedente e del 90% dal 2018”.
Per quanto riguarda la politica del personale  attuata, con particolare riferimento alla gestione della dirigenza, la Uil-Fpl ha espresso il proprio disappunto sui metodi e i tempi utilizzati nell’assegnare gli incarichi dirigenziali al di là di ogni logica programmatoria mirante ad una gestione efficace ed efficiente.
“Sono sotto gli occhi di tutti come gli ultimi ‘giri di valzer’ degli incarichi  dirigenziali abbiano causato il disorientamento di tutti i dipendenti, dirigenti e non, in particolare in quei dipartimenti  strategici ove si notano funzionari vagare nei corridoi alla ricerca del dirigente competente “non impedito”  e disponibile a firmare quell’atto a sua volta “sollecitato” dal cittadino arrabbiato. A nostro avviso, l’Ente andava riorganizzato  già quattro anni fa, programmando le giuste assunzioni dirigenziali in base al reale”, concludono i sindacalisti.