Caso-Vullo: insorgono anche i Pentastellati

Redazione

Caso-Vullo: insorgono anche i Pentastellati

mercoledì 28 Giugno 2017 - 13:17

Contro la designazione di Vullo scendono in campo anche i parlamentari del M5S. “Michele Vullo non sarà più direttore generale dell’ASP del Papardo, e questa potrebbe esser già di per sé una buona notizia, però sarà Commissario dell’ospedale universitario Policlinico. Il che vuol dire che lo si toglie da una poltrona per piazzarlo subito su un’altra dove, peraltro, ci domandiamo: potrebbe stare?”. Lo affermano Francesco D’Uva e Valentina Zafarana, rispettivamente deputato nazionale e regionale Pentastellati.
Poi aggiungono: “Già a marzo avevo presentato un’interrogazione al Governo per chiedere chiarimenti sul rispetto o meno dei criteri di legge per la nomina di Vullo a direttore generale dell’azienda ospedaliera Papardo”.
Secondo il PortaVoce vi erano difatti delle discrepanze tra il curriculum presentato da Vullo e i criteri necessari per risultare idonei alla nomina.
“Quanto avvenuto è la dimostrazione che la collaborazione tra soggetti istituzionali, come in questo caso i sindacati e la deputazione regionale, nell’interesse della sanità pubblica, porta risultati in termini di trasparenza e legalità”, ha continuato la Zafarana sottolineando la richiesta “all’assessore Gucciardi di fare chiarezza in risposta alle denunce da noi sollevate nei mesi scorsi”.
“La scelta di non riconfermare Vullo quale direttore generale – hanno chiosato i PortaVoce – sembrerebbe dar ragione alle nostre perplessità. Eppure non si comprende lo spostamento, seppur provvisorio, al ruolo di Commissario del Policlinico. E’ come se si continuasse a perpetrare la linea scellerata del giochino delle poltrone, per forza e ad ogni costo. Ci domandiamo se non vi siano anche in questo caso delle discrepanze tra il curriculum di Vullo e i requisiti per la nomina di Commissario. Siamo stanchi di questi balletti, è tempo che la sanità siciliana venga affidata a persone competenti ed in possesso di esperienza comprovata. Lo chiedono i cittadini e lo chiede la buona sanità”.