Sanità, Alagna: "Fermeremo il tentativo di aggressione all'IRCCS"

Redazione

Sanità, Alagna: "Fermeremo il tentativo di aggressione all'IRCCS"

giovedì 22 Giugno 2017 - 09:51

Esordisce affermando “Per noi prima vengono i malati”, salvo poi lanciare alcuni strali all’indirizzo del Policlinico. Dino Alagana (il primo da sinistra nella foto), direttore sanitario del Piemonte-Irccs, all’indomani della polemica scatenata dalle prese di posizioni dei parlamentari regionali Pippo Laccoto e Peppe Picciolo, riguardo la Rete ospedaliera, chiarisce la posizione della “sua” azienda sanitaria.
Il direttore generale Angelo Aliquò mantiene il cosiddetto “low profile” dal momento che il suo contratto è in scadenza, e non si infila in una polemica a distanza fra il blocco delle aziende sanitarie messinesi e il Neurolesi. L’IRCCS, alla luce della nuova Rete ospedaliera, ha ottenuto il massimo di quanto si potesse avere e adesso è iniziata l’operazione decisamente volta a “spogliare” il Piemonte-IRCCS che, alla resa dei conti si configura come un’eccellenza nel panorama sanitario siciliano.
La nuova configurazione non è andata giù a qualcuno e la polemica è stata montata artatamente. Oggi Alagna specifica che in riferimento al documento condiviso c’è stata un po’ disinformazione. “Non abbiamo firmato nulla, se non un documento datato 10 ottobre 2016, quando la Rete ospedaliera doveva anche essere predisposta”.
Avverte un atteggiamento ostativo?
“Indubbiamente sì. Da parte del Policlinico c’è il tentativo di recuperare qualche Unità operativa a discapito dell’IRCCS”.
Qualche politico ci sta marciando sopra?
“Sicuramente c’è il tentativo politico di contrastare la nostra azienda. Denoto in questa città una certa schizofrenia: lo scorso anno molti parlamentari erano schierati in difesa del Piemonte e sostenevano la fusione con l’IRCCS, adesso tentano di buttarci giù”.
Possibile che state dando fastidio a qualcuno? Magari a qualche altra azienda…
“Guardi, probabilmente non si aspettavano le nostre performaces. I servizi che noi offriamo sono soddisfacenti, non perché lo dico io ma perché troviamo il gradimento dei cittadini. Noi, comunque, non intendiamo la Sanità come una sfida, ma come un servizio da rendere alla collettività. A noi interessa questo, il resto no. Comunque ci difenderemo da quest’aggressisone”.