Caso-Vullo: Uil e ANAAO diffidano la Regione. "Va rimosso"

Redazione

Caso-Vullo: Uil e ANAAO diffidano la Regione. "Va rimosso"

lunedì 12 Giugno 2017 - 12:27

Attraverso una nota, le segreterie provinciali di Uil e Uil-Fpl e la segreteria regionale di ANAAO-ASSOMED, hanno diffidato il governatore Rosario Crocetta e l’assessore alla Salute, Baldo Gucciardi, a procedere alla cancellazione dal dott. Michele Vullo dall’Albo regionale dei Direttori amministrativi e Direttori generali. “Non senza un certo disappunto, siamo costretti a reiterare la nostra precedente segnalazione circa la condizione di manifesta illegittimità in cui versa Michele Vullo che secondo quanto già documentato, non ha i titoli necessari per svolgere l’incarico di Direttore Generale dell’Ospedale Papardo”. Lo scrivono nella diffida Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e Responsabile Area medica Uil-Fpl Messina, e Pietro Pata, segretario regionale ANAAO-ASSOMED.
Il documento è indirizzato per competenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Il motivo della cancellazione è da ricondurre al mancato possesso dei titoli da parte dell’attuale manager dell’Azienda sanitaria Papardo. Nel documento vengono ricostruite le tappe della carriera di Vullo, il quale – secondo i sindacalisti – sarebbe approdato alla direzione amministrativa del Policlinico di Messina senza averne titolo.
Si invitano il presidente della Regione e l’assessore alla Salute a provvedere, con l’urgenza che il fatto richiede, alla cancellazione immediata dall’Elenco Regionale dei Direttori Amministrativi e Generali ed alla conseguente rimozione dall’incarico di Direttore Generale dell’Ospedale Papardo del dott. Michele Vullo.  Quanto sopra, si ribadisce non soltanto nell’ottica della necessità del mero ripristino della legalità violata, ma soprattutto a fini di salvaguardia della stessa coesione sociale e per riaffermare, davanti a tutti i cittadini, che solo il principio di legalità rappresenta il vero valore fondativo delle istituzioni, e per evitare, infine, che lo svolgimento di un’attività così importante in un settore delicato quale quelle della Sanità Pubblica possa essere svolto da un mero usurpatore di funzioni. All’on.le Presidente del Consiglio dei Ministri, cui la presente è parimenti diretta, si chiede, nella sua funzione di Capo del Governo di attivare, per il caso di prolungata inerzia, di applicare i poteri sostitutivi”. Concludono i sindacalisti.