Squarciate le gomme di cinque auto del Comune

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Squarciate le gomme di cinque auto del Comune

redme |
mercoledì 07 Giugno 2017 - 10:44

Un avvertimento o una ragazzata? Più probabile la prima ipotesi visto che ben cinque auto del Comune di Messina, parcheggiate proprio davanti a Palazzo Zanca, sono state trovate questa mattina con le gomme squarciate. Sono cinque le Fiat “Punto” a ricevere l’identico trattamento, mentre le auto in sosta nella zona non sarebbero state toccate. Un particolare che rafforza l’ipotesi di un gesto rivolto ed “indirizzato” all’Amministrazione comunale.
Sulla vicenda indaga la Digos che in queste ore sta acquisendo i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti nel perimetro della “casa comunale”. Chi ha agito lo ha fatto sprezzante del pericolo di essere scoperto, visto che il Corpo di guardia del municipio è attivo anche la notte.
La vicenda getta ombre inquietanti sul clima di tensione che esiste in città, sfociato alcuni giorni fa nell’aggressione al comandante dell’Annona, Biagio Santagati, accerchiato, insultato e spintonato nel villaggio di San Michele insieme ad altri due agenti.
Il rammarico di Accorinti e Cacciola. Appresa la notizia del vile atto vandalico, avvenuto davanti l’ingresso principale di Palazzo Zanca, ai danni di quattro mezzi dell’Autoparco, in dotazione all’Ufficio notifiche, il sindaco, Renato Accorinti, e il vicesindaco e assessore al ramo, Gaetano Cacciola, hanno espresso il loro rammarico per l’accaduto.
“ Un gesto deprecabile, – ha dichiarato il vice sindaco – del quale non si conosce la finalità, ma che comunque è rivolto all’Amministrazione comunale, essendo state danneggiate solo auto di proprietà comunale e quindi creando nocumento ai beni della collettività.
Il gesto ci coglie di sorpresa, in quanto sono episodi isolati non riconducibili a un fatto specifico, e comunque – assicura Cacciola – la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, poste intorno alla zona, sarà sicuramente per la Magistratura, un elemento determinante alla risoluzione delle indagini”.