Leso principio bigenitorialità, la Cassazione ribalta sentenza della Corte d'Appello di Messina

Redazione

Leso principio bigenitorialità, la Cassazione ribalta sentenza della Corte d'Appello di Messina

martedì 16 Aprile 2019 - 08:16

Una sentenza che avrà molte ripercussioni sul principio della bigenitorialità. La Cassazione ha ribaltato il verdetto della Corte d’Appello di Messina.

Prevedere visite solo ogni 15 giorni del padre separato al proprio bambino rappresenta una lesione del diritto alla bigenitorialita’. Lo sottolinea la Cassazione, che ha accolto il ricorso di un papa’, il quale lamentava che la Corte d’appello di Messina non avesse previsto “tempi di permanenza infrasettimanali” della figlia presso di lui e, quindi, una “frequentazione” tra la piccola e il padre “in misura tendenzialmente paritetica rispetto a quelli di permanenza presso il genitore collocatario”, ossia la madre. In particolare, l’uomo sottolineava che la “tenera eta’” della bambina, nata nel 2014, non fosse un “ostacolo all’incremento dei tempi di frequentazione tra padre e figlia”, dato che la giurisprudenza ha “da tempo riconosciuto – osservava nel suo ricorso – il rilievo assunto da una piu’ assidua e consistente disciplina del tempo di permanenza del figlio presso il padre”.

La prima sezione civile della Cassazione ha annullato con rinvio la decisione della Corte d’appello, ricordando che “nell’interesse superiore del minore va assicurato il rispetto del principio della bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi, nel dovere dei primi di cooperare nell’assistenza, educazione e istruzione”. Nel caso in esame, i giudici del merito, dopo avere ritenuto che la bambina “abbisogna di mantenere e semmai intensificare i rapporti con il padre, ma cio’ in maniera del tutto graduale”, non hanno dato una “specifica motivazione” sulle ragioni che li hanno indotti a “escludere una frequentazione infrasettimanale con il padre” nella “inosservanza del principio della bigenitorialita’ segnato, nei suoi pieni contenuti, dalla interlocuzione tra giudici nazionali e dalla Corte di Strasburgo”.

Infine, i giudici di Messina hanno “omesso del tutto di prendere in esame” la “condotta ostracistica della madre”, sottolinea la Cassazione, pur trattandosi di una “condotta gravemente lesiva del diritto del minore alla bigenitorialita’, garanzia di stabile consuetudine di vita e di ferme relazioni affettive con entrambi”.