Renzi e Boschi apoteosi delle fake news. Di Pericle

Redazione

Renzi e Boschi apoteosi delle fake news. Di Pericle

domenica 25 Febbraio 2018 - 10:18

Il prestigiatore di Rignano e la costituzionalista di Laterina, sono le espressioni meglio riuscite delle cosiddette “bufale”. Il voto non è una fake news.

Il termine anglosassone ” fake news” (notizie false) dovrebbe essere inserito nel sillabario delle scuole per l’infanzia. Motivo di ciò? Educare fin dalla più tenera età i cittadini a immunizzarsi contro i millantatori, i venditori di pozioni magiche…più semplicemente non farsi prendere in giro.
Renzi e Boschi hanno rappresentato la punta dell’iceberg delle cosiddette ” bufale”.
Il maestro dell’impostura – Renzi- esordisce nella letteratura delle fake news con “stai sereno”. È il romanzo d’esordio con il quale anticipa tutta la sua produzione letteraria.
Con il ” patto del Nazareno e la promessa del ritiro dalla politica” completa la Trilogia. Promesse disattese e patti non rispettati, un voltagabbana seriale spinto solo dall’egolatria e da un narcisismo da avanspettacolo che Crozza ineffabilmente ha rappresentato da subito. Non esiste in questo personaggio il concetto di Paese maiuscolo ma di paese minuscolo. Ha dimostrato di essere ancorato al particolare e privo di una visione dell’orizzonte. Ha travisato la competenza con il servilismo, l’interesse di tutti con l’interesse di pochi ( Consip, nomine, ministeri, mance elettorali etc). Vi è in questo personaggio il disprezzo verso chiunque non gli dica che è bravo e bello. Forse i cittadini di Arezzo non gli hanno detto che è ” lo statista o il Messia atteso”, e hanno pagato a caro prezzo la Boschi come ” obbligazione subordinata”.
La Boschi è stata paracadutata in Trentino, ma anche in tre collegi plurinominali in Sicilia per questo: ” come venditrice di obbligazioni subordinate in tutta Italia “A Ghizzoni, infatti, manifestò grande interesse per il territorio soprattutto verso gli “orafi”. D’altronde le banche sono nate in Toscana e gli antesignani dei banchieri sono stati gli orafi! L’ex costituzionalista, ha abbandonato il suo territorio, per essere paracadutata in territori più ameni caratterizzati da “nieve e sol”, come apostolo delle banche e del renzismo. Ma la Boschi non aveva dichiarato di dimettersi in caso di sconfitta al referendum?
Ha voluto invece fare il sottosegretario. Certamente vi è, nei confronti dei Siciliani, un occhio di riguardo. L’Isola è invasa da candidati ” statisti”: Faraone, è la figura più singolare ma ce ne sono tanti altri il cui spessore politico e culturale abbacina. Un altro ” Berlinguer” ha gestito il PD in riva allo Stretto ( come non ricordare?). Il suo nome è Ernesto Carbone meglio conosciuto come ” ciaone”. Anche questo personaggio aveva dichiarato di abbandonare la politica in caso di sconfitta referendaria, ma da pasdaran del renzismo sarà nominato in un collegio blindato.La Boschi resta comunque la più brava allieva del prestigiatore di Rignano. Rappresenta la fake news meglio riuscita del PD. Forse i cittadini nell’urna dimostreranno di essere stanchi e stufi di menzogne e di attori di avanspettacolo.