Azione Messina chiede interventi sul caro-trasporti natalizio che penalizza i siciliani fuori sede

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Azione Messina chiede interventi sul caro-trasporti natalizio che penalizza i siciliani fuori sede

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lunedì 01 Dicembre 2025 - 13:48

Azione Messina esprime forte preoccupazione per l’ennesima impennata dei prezzi dei voli e dei collegamenti verso la Sicilia nel periodo natalizio, così come riportato oggi dalla Gazzetta del Sud. Tariffe che superano i 500 euro per un Torino–Palermo, con punte da 841 euro su alcuni voli Milano–Catania, non sono semplici rincari: sono un muro che si abbatte soprattutto su studenti, giovani lavoratori e famiglie che vivono lontano dall’Isola e che, durante le festività, desiderano tornare a casa.

“Ogni Natale assistiamo allo stesso rituale: algoritmi che reagiscono alla domanda come fiere in libertà, prezzi che schizzano in alto, e migliaia di ragazzi e professionisti che devono scegliere tra tornare dai propri cari o sostenere una spesa insostenibile. Questo meccanismo diventa un deterrente strutturale, che alimenta lo spopolamento del Sud e separa la Sicilia dal resto del Paese non per distanza geografica ma per costo di accesso. Non va meglio su treni e carburanti: raggiungere l’Isola sta diventando un esborso fuori scala, e non basta ricordare che esiste un bonus voli regionale — inefficace per chi non è residente e insufficiente a correggere distorsioni di mercato così evidenti” si legge nella nota.

“Chiediamo con forza al Governo nazionale di intervenire immediatamente, non con annunci rituali ma con misure concrete:

• regolazione dei picchi tariffari su rotte ad alta insularità;

• reale tutela dei fuori sede, che rappresentano una parte vitale della società siciliana;

• strumenti efficaci per garantire continuità territoriale a prezzi equi, come accade in altre regioni europee insulari;

• un controllo serio sulle pratiche speculative che, puntuali ogni anno, trasformano il diritto alla mobilità in un privilegio per pochi” viene spiegato nella nota.

“Il caro-prezzi sui collegamenti non è un fenomeno stagionale: è una ferita che si riapre ogni inverno e che, senza un intervento deciso, continuerà a indebolire i legami tra la Sicilia e i suoi cittadini fuori sede. È tempo che il Governo lo tratti per quello che è: una questione nazionale, non un fastidio ricorrente” conclude la nota.

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