Il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, a conclusione dell’audizione dell’assessora alla Salute Daniela Faraoni sulla produttività delle cardiochirurgie pediatriche di Taormina e Palermo, è intervenuto sull’argomento.
“Sulle procedure chirurgiche eseguite alla Cardiochirurgia pediatrica di Palermo avevamo ragione: la stessa assessora Faraoni lo ha ammesso, il dato era sovrastimato per un errore di calcolo. Bene, è un punto di partenza, ma va corretto. Sia chiaro, nessuno vuole penalizzare Palermo, anzi saremmo i primi a gioire per due cardiochirurgie pianamente efficienti ed efficaci in Sicilia, ma questo non deve avvenire a scapito della struttura di Taormina che è un’eccellenza che ci riconoscono in tutto il mondo e che pertanto deve continuare ad operare in perfetta autonomia”.
“Il dato per Palermo indicato nel piano operativo della rete di cardiochirugia pediatrica siciliana allegato alla rete ospedaliera inviata al Ministero – afferma Antonio De Luca – era effettivamente molto sovradimensionato, come abbiamo detto in conferenza stampa. A Palermo per il 2024 veniva attribuito un peso medio di DRG, di quel dato cioè che determina il grado di difficoltà di un intervento e il conseguente rimborso economico, di 6,5 a fronte del 3,62 reale e di 5,5 nel 2025 a fronte del corretto 3,73. Ci chiediamo, come un errore così macroscopico possa essere passaro inosservato? Comunque prendiamo atto dell’ammissione, è sempre un buon punto di partenza”.
“Nel corso della seduta – continua De Luca – l’assessora Faraoni ha anche espresso la volontà di affrancare le due cardiochirurgie dalle convenzioni in atto con il San Donato e con il Bambino Gesù. Bene, vorremmo però capire come farebbe Palermo ad assoldare professionalità iperspecializzate che non ci sono sul mercato, quando abbiano enormi difficoltà a reclutare figure ben più generiche”.
“Non convincono – infine – conclude De Luca – alcune spiegazioni fornite circa le attività e le procedure svolte nei due centri, per cui procederò ad approfondire gli aspetti non ancora cristallini di questa vicenda, al fine di restituire ai siciliani e alle famiglie dei piccoli pazienti cardiopatici una corretta informazione sulle due strutture”.

