Nuovo allarme sul futuro del porto di Tremestieri, l’opera considerata strategica per liberare Messina dal traffico dei tir. A lanciarlo sono i segretari di Uil Messina, Feneal Uil Tirrenica e Uiltrasporti Messina – rispettivamente Ivan Tripodi, Pasquale De Vardo e Antonino Di Mento – che parlano di “concreto rischio di stallo dei lavori” legato alla realizzazione del molo frangiflutti, elemento centrale dell’infrastruttura.
Secondo i sindacati, infatti, nonostante le attività ordinarie in cantiere, “si registra l’assoluta mancanza di lavorazioni” sulla diga foranea, che avrebbe dovuto essere completata proprio durante l’estate per evitare i rischi legati alle mareggiate invernali.
“Come accaduto lo scorso anno – avvertono – il maltempo rischia di immobilizzare il porto e di creare una paralisi totale”.
I nodi finanziari e i ritardi
Alla base dello stallo, denunciano le sigle della Uil, ci sarebbero problemi legati ai finanziamenti. “Sembrerebbe che i ritardi siano strettamente connessi con la mancanza di una parte delle risorse necessarie alla completa realizzazione del porto”, scrivono i sindacalisti, ricordando che l’appalto è stato affidato alla Bruno Costruzioni Spa dopo la cessione del ramo d’azienda da parte della Nuova Coedmar.
La richiesta di chiarezza
I sindacati chiamano in causa il commissario dell’opera, Francesco Di Sarcina, chiedendo che si rivolga con “chiarezza e trasparenza” alla città, illustrando lo stato dei lavori e i motivi dei ritardi. Ma nel mirino finisce anche il sindaco Federico Basile, accusato di un “assordante silenzio” sulla vicenda, nonostante sia il massimo rappresentante della committenza.
“Serve un confronto pubblico”
“È necessario un confronto di merito – concludono Tripodi, De Vardo e Di Mento – che possa rassicurare i cittadini con elementi concreti e incontrovertibili. La città attende da troppo tempo la realizzazione del porto di Tremestieri, opera fondamentale per il futuro di Messina e per il nuovo waterfront appena avviato”.

