Consorzio Autostrade, protesta dei lavoratori: stipendi, contratti e licenziamenti al centro della vertenza

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Consorzio Autostrade, protesta dei lavoratori: stipendi, contratti e licenziamenti al centro della vertenza

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giovedì 25 Settembre 2025 - 12:37

Si accende la tensione tra i lavoratori del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS). Questa mattina, davanti alla sede del Consorzio in via Scoppo, si è tenuto un sit-in di protesta promosso dalle segreterie territoriali di Uiltrasporti, FIT Cisl e UGL.

Le ragioni della mobilitazione riguardano principalmente la mancanza di risposte sui contratti e sulla stabilizzazione del personale, i ritardi nei pagamenti e, più recentemente, i licenziamenti di operai impiegati nei cantieri attraverso ditte in appalto e subappalto.

Sindacati in prima linea

I sindacati denunciano che i lavoratori sarebbero stati lasciati senza certezze e non ci sarebbero garanzie sui livelli occupazionali e le ditte che operano per conto del CAS starebbero licenziando operai senza alcuna prospettiva di ricollocamento.

Particolare clamore ha suscitato la vicenda degli operai della ditta Isgrò Costruzioni srl, impiegata nei lavori in appalto per il Consorzio, i quali, viene spiegato, avrebbero ricevuto lettere di licenziamento. Una situazione che, secondo i sindacati, mette a rischio la tenuta sociale ed economica di numerose famiglie.

Le richieste dei lavoratori

Tra le rivendicazioni portate al presidio figurano:

  • il pagamento immediato delle mensilità arretrate;
  • chiarezza sui contratti di lavoro e sulle prospettive occupazionali;
  • tutele per i lavoratori coinvolti nei subappalti;
  • un tavolo di confronto istituzionale per garantire trasparenza e continuità nei cantieri.

Incertezza e disagi

Il malcontento dei lavoratori si inserisce in un contesto di gestione complesso del Consorzio Autostrade Siciliane, spesso al centro di polemiche per la lentezza nella manutenzione delle arterie e per i ritardi nei cantieri. Secondo i sindacati, senza interventi urgenti il rischio è quello di un progressivo smantellamento delle garanzie occupazionali e di un ulteriore rallentamento dei lavori.

Le prossime mosse

Le organizzazioni sindacali annunciano che, in assenza di risposte concrete da parte dei vertici del Consorzio e della Regione, le proteste continueranno con nuove iniziative di mobilitazione.

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