BOZZA DI RENDERING DI COME POTREBBE ESSERE LO SNODO CONTESSE DOPO LA DEMOLIZIONE DI PALAZZI GIÀ PREVISTA DAL PD2011

Giuseppe Palamara

BOZZA DI RENDERING DI COME POTREBBE ESSERE LO SNODO CONTESSE DOPO LA DEMOLIZIONE DI PALAZZI GIÀ PREVISTA DAL PD2011

domenica 07 Settembre 2025 - 11:14

In questi giorni si fa un gran parlare della operazione “salva Contesse” promossa dal consigliere Rinaldo tutto questo sembra essere venuto fuori il 28 luglio 2025 allorquando RFI ha pubblicato le 324 tavole che riguardavano i collegamenti ferroviari del ponte sullo stretto lato Sicilia. Noi siamo stati proprio i quei giorni ospiti in commissione relazionare su queste tavole e lo abbiamo fatto con 30 slide delle quali potete trovare il link qui, e quel giorno abbiamo comunque fatto notare al consigliere Rinaldo e a tutti gli altri consigli al presidente che in realtà il progetto definitivo del 2011 già prevedeva il passaggio dei binari ferroviari sulla zona di Contesse tutte le particelle quindi fabbricati che oggi si trovano visibilmente in fase di demolizione in queste nuove tavole lo erano già all’epoca.

11 dei palazzi da demolire a Contesse

Ma cosa era successo che aveva tratto in inganno un po’ tutti, innanzitutto il fatto che nel progetto definitivo all’uscita della galleria Santa Cecilia degli elaborati di progetto vi era vi era scritto fine competenze Stretto di Messina inizio competenze RFI nonostante tutte le particelle fossero regolarmente dell’elenco ditte non vi erano non vi erano evidenze di demolizioni perché non vi erano delle vere e proprie tavole demolizioni come invece accadeva per tutti gli altri cantieri di competenza Stretto di Messina. Questo bug che si era venuto a creare aveva portato lo stesso di Comune di Messina a prendere secondo noi delle sviste in quanto che ad esempio in una zona dove oggi ci sono gli 11 palazzi da demolire ancora nel 2011 non era stato costruito niente questo terreno stato dato di proprietà della ditta Di Giovanni ha regolarmente ottenuto, essendo scaduti i vincoli con a caducazione Monti 2011, concessione edilizia per realizzare un fabbricato sei elevazioni denominato “Complesso Corallo” nonostante questo il fabbricato non aveva ottenuto il fine lavori, fine lavori che ha ottenuto soltanto il 26 giugno 2024 nonostante che il progetto del ponte sullo stretto fosse approvato con la legge n. 58 il 26 maggio 2023, ovvero quando vincoli erano stati reiterati quindi secondo noi comunque il fine lavori non poteva essere dato.

Detto questo c’è da dire che la stessa costruzione del fabbricato così come anche nel fabbricato “Residence degli Agrumi”, costruzione anch’essa avvenuta dopo il 2011, e quantomeno stata sbarazzina e da parte degli imprenditori che hanno realizzate e da parte del Comune che ne ha concesso le concessioni edilizie, perché seppur vero che vincoli non scaduti quindi nessun problema sulla edificazione, era anche vero che nessuno aveva cancellato il Ponte dalla variante al Piano Regolatore Generale e quindi comunque se scaduti i vincoli edificatori, rimanevano quelli di piano. Nessun problema per quanto riguarda gli acquirenti (giammai incauti acquirenti) perché già avvertiti che nel caso in cui si fosse realizzato il ponte avrebbero dovuto subire la demolizione.

Nel 2011 non c’era il Complesso Corallo

Oggi tuttavia ci troviamo di fronte oggi a questa sollevazione popolare di un fatto che comunque non sta in piedi perché ricordiamo che nel finire del 2008 il Comune di Messina, l’ufficio ponte l’ingegnere Giovanni Caminiti, aveva proposto una soluzione alternativa al passaggio della linea ferroviaria sotto la via Santa Cecilia la linea ferroviaria doveva sbucare più a sud era quindi stata localizzata nella società la zona della via del Carmine parallela alla via Stagno sotto la via Marco Polo come è oggi nel progetto definitivo 2011 aggiornato 2024. Questo perché per volere poi della commissione ponte per preseduta l’onorevole Nicola Barbalace con la famosa delibera del 25 gennaio 2010 era stato accettato la società che in un anno aveva cambiato praticamente il progetto.

Adesso si chiede di tornare indietro, ma vi rendete conto che questo non è possibile a pochi giorni dall’inizio dei lavori? E per questo noi abbiamo realizzato un rendering su come dovrebbe venire in linea di massima la nuova zona dello “snodo Contesse” con i palazzi spariti ed al loro posto binari e verde attrezzato.

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