Torri Morandi, la denuncia: “Parcheggi in abbandono e in parte inutilizzati”

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Torri Morandi, la denuncia: “Parcheggi in abbandono e in parte inutilizzati”

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giovedì 24 Luglio 2025 - 10:47

I comitati Messina 3S e “Salviamo Torre Faro” rispondono al comunicato stampa diramato dall’Amministrazione Comunale il 12 novembre 2024, nel quale si annunciava la consegna del primo lotto del “Parcheggio Torri Morandi”, presentato come intervento strategico per la riqualificazione dell’area e per il decongestionamento del traffico nella zona di Capo Peloro, anche in ottica di transizione ecologica.

I comitati ritengono necessario evidenziare lo stato di abbandono delle aree di sosta.

“A distanza di tempo, la situazione reale appare fortemente distante dalle intenzioni dichiarate:le aree di sosta, sia pubbliche che riservate ai residenti, risultano in parte inutilizzate e in stato di abbandono;numerose porzioni del parcheggio restano inspiegabilmente interdette all’uso, nonostante l’evidente fabbisogno di posti auto durante il periodo estivo;tale condizione ha causato notevoli disagi alla cittadinanza, in particolare ai residenti della zona, che continuano a subire le conseguenze di una gestione poco razionale della viabilità e della sosta”.

Esprimono anche preoccupazioni per le nuove progettualità previste nell’area Torri Morandi.

“Si è appreso che l’Amministrazione Comunale intende procedere con ulteriori interventi nell’area delle Torri Morandi, consistenti nella realizzazione di un polo museale, di spazi culturali e commerciali, laboratori, spazi per workshop e altre strutture. Pur riconoscendo l’importanza della valorizzazione culturale dell’area, destano preoccupazione le ricadute sulla viabilità locale, in particolare per via Pozzo Giudeo, che rappresenta l’unico vero accesso al borgo di Torre Faro (escludendo vie come via Palazzo e via Nuova), ed è larga appena 3 metri”.

“Tale arteria è già oggi inadeguata a sostenere il traffico ordinario, – continua la nota – tanto più nel periodo estivo, quando l’afflusso di residenti, visitatori e mezzi di servizio raggiunge il picco. Immaginare ulteriori insediamenti urbanistici senza affrontare prima l’emergenza viaria configura un aggravio insostenibile del carico urbanistico, con evidenti rischi per la sicurezza pubblica”.

Viene sottolineata la necessità “improrogabile” del collegamento con via Senatore Francesco Arena detta anche Circonvallazione Tirrena.

“Alla luce delle considerazioni esposte, si ritiene improrogabile il completamento dell’asse stradale di collegamento tra via Pozzo Giudeo e via Senatore Francesco Arena (Circonvallazione Tirrena). Solo tale infrastruttura potrebbe consentire uno sfogo alternativo al traffico locale e stagionale, un miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale e accessibilità, un supporto logistico adeguato in vista di future realizzazioni urbanistiche”.

Infine richiamano l’attenzione sul fatto che “come evidenziato dagli stralci del Piano di Protezione Civile Comunale allegati, la zona risulta classificata come fragile e a rischio. In tale contesto, la questione viabilità non è un elemento secondario, bensì fondamentale per garantire, in caso di emergenza, l’evacuazione e la messa in sicurezza dei cittadini ed evidenziano che “la carenza di parcheggi per i residenti di via Pozzo Giudeo non è dovuta alla mancanza di spazi, bensì a una scelta amministrativa di interdire all’uso alcune aree oggi abbandonate; anche in presenza dei futuri cantieri, l’utilizzo provvisorio delle suddette aree avrebbe potuto (e potrebbe tuttora) alleviare i disagi vissuti quotidianamente dalla popolazione residente”.

I comitati invitano dunque l’Amministrazione Comunale a “rivedere le attuali scelte in materia di viabilità e parcheggi, valutare con urgenza la realizzazione dell’asse stradale di collegamento con la Circonvallazione Tirrena, coinvolgere la cittadinanza e i Comitati civici territoriali in una valutazione trasparente e partecipata delle future trasformazioni urbanistiche dell’area. In mancanza di risposte concrete, si preannuncia la possibilità di azioni formali presso le autorità sovraordinate, a tutela della vivibilità, della sicurezza e dei diritti dei cittadini di Torre Faro”.

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