Il vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci, capogruppo di Ora Sicilia, interviene sulla richiesta dell’Acr Messina di poter usufruire dello stadio Franco Scoglio per le partite casalinghe.
«L’ennesima richiesta dell’ACR Messina per l’utilizzo dello stadio Franco Scoglio è inaccettabile. Una società che deve al Comune svariate migliaia di euro per le passate stagioni non può pretendere di continuare a utilizzare il nostro impianto sportivo più importante come se nulla fosse. I numeri sono chiari: la società risulta largamente inadempiente verso il Comune per le passate stagioni. Parliamo di una società che non ha mai saldato integralmente i propri debiti e chiede nuovamente l’utilizzo di un bene pubblico senza aver mai dimostrato affidabilità nei pagamenti. La richiesta arriva da Pietro Sciotto, lo stesso protagonista di polemiche e tensioni con l’amministrazione comunale negli anni passati. Come si può pensare di concedere nuovamente l’uso dello stadio a chi ha già dimostrato di non saper rispettare gli impegni presi con la città? La società è attualmente in una procedura di ristrutturazione dei debiti dopo aver evitato per un soffio il fallimento nell’udienza del 10 giugno scorso. Una storia che si ripete sempre uguale: grandi promesse, debiti accumulati, crisi societarie e ripartenze dal nulla. Nel frattempo, i cittadini messinesi pagano sempre il conto. L’amministrazione comunale deve avere il coraggio di dire no. Non si può continuare a concedere l’utilizzo del bene pubblico più importante della città a chi sistematicamente non rispetta gli accordi economici. Chiedo all’amministrazione Basile di respingere questa richiesta e di condizionare qualsiasi futuro accordo al pagamento integrale dei debiti pregressi e alla presentazione di garanzie economiche concrete. Basta regalare lo stadio a chi non se lo merita. Il Comune non può più fare da bancomat a società che considerano Messina solo come un’opportunità da sfruttare. I messinesi meritano una società calcistica seria, che rispetti gli impegni e rappresenti degnamente la città, non questo continuo spettacolo indecoroso».