Porto Tremestieri, Uil: “Superare burocrazia, servono interventi di dragaggio”

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Porto Tremestieri, Uil: “Superare burocrazia, servono interventi di dragaggio”

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giovedì 19 Giugno 2025 - 11:36

Uil Messina interviene sulle vicende relative al Porto di Tremestieri e le necessità di velocizzare le tempistiche burocratiche che impedirebbero le operazioni di dragaggio.

“Abbiamo appreso che, lo scorso 17 giugno, a seguito delle reiterate denunce pubbliche nonché della formale richiesta avanzata da Uil e Uiltrasporti Messina, il Commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto avv. Francesco Rizzo ha ufficialmente inviato all’assessorato al territorio e ambiente della Regione siciliana un’istanza per la convocazione di un Tavolo tecnico interistituzionale con l’obiettivo di superare le assurde criticità burocratiche che ostacolano gli interventi di dragaggio del porto di Tremestieri. L’approdo di Tremestieri è un’infrastruttura strategica per la mobilità dei mezzi pesanti da e per la Sicilia ed è, da sempre, oggetto di ciclici gravi fenomeni di insabbiamento che ne compromettono l’operatività. L’ultimo insabbiamento si è verificato molti mesi fa e, nonostante la gravità della situazione che ormai da lungo tempo sta compromettendo la piena operatività del porto di Tremestieri, dobbiamo registrare l’assoluta mancanza di interventi autorizzativi da parte della Regione al fine di riportare alla piena operatività il porto di Tremestieri. Infatti, la mancata o ritardata esecuzione degli interventi di dragaggio – attualmente vincolati a complesse e ripetitive procedure autorizzative ai sensi dell’art. 109 del decreto legislativo 152/2006 – ha già prodotto gravi conseguenze per la città di Messina: reindirizzamento del traffico pesante verso il centro urbano con i gravi rischi per la sicurezza stradale e l’incolumità dei cittadini, i pesantissimi impatti sull’occupazione a seguito del ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori marittimi causati dalla riduzione delle corse. Assistiamo ad una situazione insostenibile e vergognosa che rischia di minare la continuità occupazionale dei lavoratori portuali. Messina, anche in questa circostanza, è ostaggio della burocrazia regionale. Deve proprio scapparci il morto per comprendere che la città non può sopportare ulteriormente l’invasione dei tir?” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Antonino Di Mento, segretario generale Uiltrasporti Messina.

“Per entrare nel merito della vicenda, è opportuno ricordare che alla luce della costante media annuale dei fenomeni di insabbiamento, che comporta circa 20.000 metri cubi di sedimenti, registriamo con soddisfazione che il Commissario Rizzo ha sposato l’idea di Uil e Uiltrasporti che consiste nel prevedere, come già avvenuto in passato, un provvedimento autorizzativo triennale che riconosca un volume massimo di 60.000 metri cubi da gestire secondo le reali necessità operative e nell’ovvio rispetto delle tutele ambientali previste. Il piano, del resto, includerebbe un dettagliato monitoraggio ambientale con il coinvolgimento dell’Arpa Sicilia. A questo punto, non ci sono più alibi e l’assessorato regionale al territorio e ambiente non può far finta di nulla e tergiversare ulteriormente. Auspichiamo, pertanto, un riscontro immediato e risolutivo da parte della regione attraverso l’urgente convocazione del Tavolo tecnico interistituzionale finalizzato a rilanciare la piena operatività del porto di Tremestieri, garantendo il lavoro e la sicurezza. Bisogna fare presto in quanto non c’è più tempo per tollerare le inutili lentezze della burocrazia” hanno così concluso Ivan Tripodi e Antonino Di Mento.

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