Il consigliere metropolitano Libero Gioveni (Fratelli d’Italia) denuncia che “le strade provinciali ricadenti nel territorio comunale di Messina versano in condizioni di abbandono inaccettabile”. Ha dunque presentato un’interrogazione urgente al sindaco metropolitano Federico Basile per chiedere chiarimenti sulle azioni previste per la messa in sicurezza di diverse arterie stradali, ormai ridotte a percorsi ad alto rischio per automobilisti e pedoni.
L’esponente di FdI ha portato all’attenzione della Città Metropolitana quattro casi emblematici:
1. Strada Agricola Provinciale San Filippo–Baggena, colpita da uno smottamento a febbraio che ha riversato fango e pietrisco sulla carreggiata e nel torrente, impedendo anche l’accesso al personale AMAM a un serbatoio idrico. Nonostante un tavolo tecnico e sopralluoghi effettuati a marzo, non è seguito alcun intervento risolutivo.
2. Strada Agricola Provinciale San Filippo–Dinnamare, dove il crollo di un muro in contrada Murazzo, avvenuto due anni fa, ha ristretto la carreggiata e minaccia nuovi cedimenti, senza che siano stati eseguiti lavori di consolidamento.
3. SP 50 per Massa San Giorgio e Castanea, soggetta a dissesto stradale e invasa da una vegetazione fitta che riduce la visibilità e aumenta il rischio incendi. La situazione è peggiorata con la deviazione del traffico dovuta ai lavori sul Ponte Mella.
4. SP 50 BIS (tratto Colli–Dinnamare) e SP 42, descritte come “strade colabrodo” con buche, frane e tronchi d’albero che le rendono pericolose, specie per i ciclisti. La SP 42 è percorsa anche dai mezzi della linea 16 dell’ATM, fatto che richiederebbe una maggiore attenzione.
“È necessario conoscere le progettualità e le tempistiche previste dalla Città Metropolitana per ripristinare in sicurezza queste importanti vie di comunicazione”, scrive Gioveni nell’interrogazione, chiedendo che si intervenga con urgenza per ridare dignità a zone periferiche spesso dimenticate.
Una denuncia che riaccende i riflettori sulla condizione della viabilità secondaria nel territorio messinese, troppo spesso ignorata nei piani di manutenzione ordinaria e straordinaria.