Dopo il primo caso confermato di vaiolo delle scimmie (Mpox) ricoverato al Policlinico universitario di Messina, l’Arcigay Makwan Messina interviene chiedendo con urgenza all’ASP 5 di avviare una campagna di vaccinazione per le categorie a rischio.
L’associazione, che già lo scorso 4 ottobre 2024 aveva incontrato i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina per affrontare il tema, ricorda che l’ente si era mostrato disponibile a programmare un intervento vaccinale mirato. In un aggiornamento successivo, risalente a novembre, il dott. Gabriele Sidoti aveva comunicato che i vaccini erano attesi a Palermo, con la prospettiva di una distribuzione regionale coordinata da un ospedale capofila.
A distanza di mesi e a fronte del ricovero per Mpox nel reparto di Malattie Infettive, però, nulla sembra essersi mosso. Per questo, Fabio Alosi, responsabile salute di Arcigay Makwan Messina, e Rosario Duca, presidente di Arcigay Messina, chiedono pubblicamente chiarimenti sullo stato della campagna vaccinale.
«L’assenza di informazioni e iniziative concrete – scrivono – rappresenta non solo un pericolo per la salute pubblica, ma anche un grave segnale di disparità tra Nord e Sud del Paese. L’omissione di una campagna vaccinale mirata potrebbe configurare un danno erariale e una responsabilità colposa da valutare nelle sedi opportune».
L’appello è chiaro: l’ASP Messina deve attivarsi al più presto per garantire la disponibilità dei vaccini e organizzare una copertura sanitaria per la popolazione più esposta, come già avvenuto in altre regioni italiane.