Morto Geri Palamara: Un’anima eoliana tra arte e musica

Giuseppe Palamara

Morto Geri Palamara: Un’anima eoliana tra arte e musica

giovedì 15 Maggio 2025 - 21:52

Il 15 maggio 2025, Lipari ha perso uno dei suoi figli più illustri, Geri Palamara, cantautore e pittore di straordinario talento, scomparso all’età di 85 anni, pochi mesi prima di festeggiare il suo 86esimo compleanno, previsto per il 30 settembre. La sua morte segna la fine di un’era per le Isole Eolie, che Geri ha celebrato con passione attraverso la sua arte poliedrica, lasciando un’eredità che continuerà a ispirare generazioni. In un ideale ricongiungimento, Geri raggiunge suo fratello, l’ingegnere Oreste Palamara, scomparso il 7 novembre 2006 all’età di 73 anni, un uomo che, nella sua vita ha costruito 35 palazzi in città per 1.056 alloggi.

Un artista altrorealista radicato nelle Eolie
Nato a Baucina (PA) il 30 settembre 1939, Geri Palamara era un eoliano nel cuore e nell’anima. La sua formazione artistica iniziò al Liceo Artistico di Reggio Calabria, per poi perfezionarsi all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove affinò il suo stile unico, definito “altrorealista”. Questo termine, coniato per descrivere la sua visione, riflette la capacità di trasformare il reale in un simbolismo cosmico, intrecciando il legame viscerale con la sua terra a una prospettiva atemporale e universale. Come scriveva lui stesso: “Dalle viscere delle mie isole riaffiorano vasi, urne cinerarie, guardano il sole e rivivono nel tempo, fuori dal tempo, nelle dimensioni infinite degli elementi”.

Le isole di Geri Palamara
Le sue opere, caratterizzate da un sapiente uso di colori come azzurri, celesti, rosa e bianchi, trasformano le tele in poesie visive, evocative dell’infinito e delle suggestioni eoliane. Tra le sue mostre più significative si annoverano la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1976, l’esposizione al The National Arts Club – Gregg Galleries di New York e le personali a Palazzo Barberini a Roma. Sin dalla sua prima mostra, Le terre di Efesto nel 1954 sull’isola di Vulcano, Geri ha incantato il pubblico con la sua capacità di celebrare la bellezza primordiale delle Eolie, partecipando a rassegne prestigiose come l’Accademia di Belle Arti di Brera e il Festival dei Due Mondi di Spoleto.

Un cantautore nella Milano degli anni ’70
Prima di dedicarsi completamente alla pittura, Geri Palamara si fece conoscere come cantautore nella vibrante scena musicale della Milano degli anni ’70, la cosiddetta “Milano da bere”. La sua voce e le sue composizioni, testimoniate da alcuni video conservati nell’archivio storico dell’Istituto Luce, rivelano un giovane artista promettente, capace di intrecciare melodie con la poesia delle sue radici eoliane. Attivo fino alla fine degli anni ’80, Geri abbandonò gradualmente la musica per concentrarsi sulla pittura, ma il suo spirito di cantautore rimase sempre vivo, come dimostrato dalla sua capacità di “cantare” attraverso i colori e le forme delle sue tele.


Lo Sposalizio dei Faraglioni: un’eredità culturale
Tra i contributi più originali di Geri Palamara alla cultura eoliana c’è l’ideazione dello Sposalizio dei Faraglioni, un evento simbolico che celebra l’amore e la pace attraverso una cerimonia che unisce i millenari faraglioni di Lipari, “Petra Minalda” e “Petru Luongu”. Nato negli anni ’80, questo appuntamento è diventato una delle tradizioni più amate dell’estate eoliana, grazie alla collaborazione con il Notiziario delle Eolie e il Comune di Lipari. Accompagnato da processioni di barche, musica e spettacoli, l’evento ha raggiunto il suo apice con il ventennale celebrato nel 2019, ricevendo attenzione anche da media nazionali come il Corriere della Sera e Rai 3. Geri, con la sua visione poetica, ha trasformato una storia d’amore mitologica in un simbolo di unità e bellezza, lasciando un’impronta indelebile nella sua comunità.

Il fratello Oreste Palamara: un ingegnere famoso in città
Parallelamente alla carriera artistica di Geri, suo fratello Oreste Palamara si distinse come ingegnere e figura di spicco nella città di Messina.

Un’eredità che vive nelle Eolie e oltre
La morte di Geri Palamara lascia un vuoto profondo, ma il suo spirito continua a vivere nelle sue opere, esposte in gallerie come la Galleria Lazzaro e disponibili su piattaforme come Artmajeur, dove i suoi ultimi lavori sono ancora acquistabili. La sua arte, così come la sua musica e le sue iniziative culturali, rappresenta un ponte tra il passato mitologico delle Eolie e un futuro in cui la bellezza e l’amore restano valori universali. Insieme a suo fratello Oreste, Geri ha incarnato la complessità e la ricchezza di una famiglia che, ciascuno a suo modo, ha contribuito a plasmare la storia culturale e professionale della loro terra.
A Lipari, i faraglioni continueranno a raccontare la storia di Geri, il “cantore poeta eoliano”, mentre da qualche parte, nell’infinito che tanto amava dipingere, si sarà forse ricongiunto con Oreste, per proseguire insieme il loro viaggio oltre il tempo.

articolo di Giuseppe Palamara

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