Massimo Romagnoli, già deputato della Repubblica e attuale responsabile per gli Italiani nel Mondo di Alternativa Popolare, ha annunciato ufficialmente il suo rientro nel centrodestra europeo partecipando al Congresso del Partito Popolare Europeo (PPE) tenutosi a Valencia. Originario di Capo d’Orlando, in provincia di Messina, Romagnoli ha voluto sottolineare come il suo impegno politico parta dalla Sicilia, per poi estendersi alle comunità italiane nel mondo.
«Da Capo d’Orlando fino a Bruxelles, passando per Messina: il mio impegno per gli italiani all’estero è una missione che parte dalla Sicilia», ha dichiarato Romagnoli, «la mia terra d’origine è il punto di partenza di un progetto politico che vuole dare una voce forte, europea e moderna alle nostre comunità nel mondo».
Nominato a ottobre 2024 dal presidente Paolo Alli e dal segretario nazionale Stefano Bandecchi, Romagnoli ha partecipato al Congresso PPE come uno dei 563 delegati, sostenendo Manfred Weber per la presidenza del partito europeo e le vicepresidenze di Antonio Tajani e Kostis Hatzidakis.
Durante il congresso ha incontrato personalità di rilievo del centrodestra italiano ed europeo, tra cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani, Maria Stella Gelmini, Maurizio Lupi, il premier greco Kyriakos Mitsotakis e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
Nei prossimi mesi, Alternativa Popolare lancerà un piano di rafforzamento della propria presenza tra gli italiani all’estero, con l’obiettivo di presentare liste AP in tutti i Paesi dove vivono comunità italiane, dotate di un simbolo riconoscibile e di una struttura organizzativa capillare. Tra le iniziative principali, è previsto il primo Congresso Internazionale di Alternativa Popolare a Francoforte nel novembre 2025, in vista delle elezioni dei Comites.
«Lavoreremo per offrire rappresentanza seria, forte e competente agli italiani nel mondo, a partire dalle nostre comunità in Germania, Belgio, Sud America e Australia, ma senza mai dimenticare da dove veniamo – ha concluso Romagnoli –. La Sicilia, e in particolare Messina e Capo d’Orlando, saranno il cuore pulsante di questa strategia politica».

