Ponte, Germanà pungola Basile: “Lo vuole o no?”

Salvate il soldato Federico che non sa come uscirne fuori senza rimangiarsi metà del suo programma elettorale… Leggendo le continue dichiarazioni del sindaco di Messina verrebbe voglia di aiutarlo a dire quel che non riesce a pronunciare apertamente e cioè che, probabilmente per seguire la campagna elettorale del suo leader (diventato ex siPonte) è costretto a cambiare idea sull’opera che era uno dei pilastri del programma con il quale si è presentato agli elettori messinesi due anni fa. Il coraggio non è una delle doti più apprezzabili del primo cittadino che nel programma definiva il “Ponte indispensabile per il Sud” e si diceva pronto a battersi “in tutte le sedi per la realizzazione di un grande sogno”. Oggi fa come don Abbondio quando diceva a Renzo “sapete voi quanti sono gli impedimenti dirimenti?” Da opera indispensabile a devastante è stato un attimo, il tempo di una giravolta del suo leader.

Lo togliamo noi dagli impicci ribadendo che solo il centro destra vuole un’opera che porterà lavoro, sviluppo, rinascita, futuro. Speriamo che recuperi il senso di equilibrio che lo ha fin qui contraddistinto e magari anche un po’ di memoria, non vorremmo che nelle prossime settimane si trasformi da Federico Basile in Federico Accorinti….

Quanto ai movimenti No Ponte alle fake news quotidiane oggi hanno aggiunto anche il procurato allarme paventando inenarrabili rischi per la salute della popolazione. Tra non molto il terrorismo psicologico dei sìtraghetti li porterà a dirci che il Ponte causa l’arrivo delle cavallette e l’invasione aliena.

Così il senatore Nino Germanà, vice capogruppo della Lega a Palazzo Madama

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