Messina commemora i caduti nella battaglia di Adua

Si è svolta lo scorso fine settimana, sul lungomare antistante Forte San Salvatore, la commemorazione in ricordo dei caduti della battaglia di Adua, di cui quest’anno ne ricorreva il 128° anniversario. La battaglia, rientrante nell’ambito della più ampia campagna coloniale italiana nell’odierna Etiopia, fu un disastro per l’esercito italiano, che fu sconfitto dagli etiopi subendo delle pesanti perdite.

Accompagnati dalle note musicali della Banda Musicale della Brigata Aosta, è stata deposta una Corona di Alloro alla presenza delle principali autorità civili, militari e religiose della città dello Stretto. Gli onori sono stati resi da una Batteria di formazione del 24° Reggimento Artiglieria “Peloritani”, comandato dal Col. Simone Scodellaro. Gli artiglieri si sono riuniti come ogni anno attorno al monumento dedicato alla “Batteria Masotto”, per ricordare i montagnini siciliani che, salparono da Messina nel 1895 alla volta del Corno d’Africa senza fare ritorno.

La presenza del vicesindaco di Messina Salvatore Mondello, della cittadinanza, unitamente ad una rappresentanza del Liceo “Emilio Ainis” e delle Associazioni d’Arma, con in testa gli artiglieri e gli alpini, è stata sentita e numerosa. La cerimonia ormai è entrata nel tessuto sociale della città di Messina, partecipare alla celebrazione è testimonianza del vivo ricordo di quei ragazzi, in prevalenza siciliani, che nel compimento della missione affidata andarono incontro all’estremo sacrificio.

Il Col. Scodellaro, comandante del 24° Reggimento di artiglieria “Peloritani”, dopo un breve accenno ai fatti d’arme ha concluso il suo intervento rivolgendosi ai suoi artiglieri, eredi spirituali delle “batterie siciliane”, affermando: “un lascito scritto col sangue, un insegnamento che rimane scolpito nei nostri cuori come i nomi dei caduti lo è nel bronzo di questo monumento, ispirazione e guida, sempre e ovunque, nell’assolvimento dei nostri compiti in Patria ed all’estero”.

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