Emergenza Vulcano, rimossi i cartelli di protesta di Fucina di Efesto

È terminato lo scorso 31 dicembre 2023 lo stato di emergenza per l’isola di Vulcano stabilito dalla Protezione civile. L’emergenza viene prorogata da 2 anni, in quanto “da settembre 2021 il sistema di monitoraggio dell’Ingv ha registrato un incremento della concentrazione e della temperatura dei gas vulcanici, un’estensione delle aree di emissione e un aumento della frequenza di lievi terremoti. In considerazione di tale variazione nei parametri il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il 1° ottobre 2021 il passaggio a livello di allerta giallo”. A riportarlo è la stessa Protezione civile, sul proprio sito.

“Nel corso del 2023 i dati rilevati dal monitoraggio dell’Ingv, in collaborazione con il CNR-IREA, il Centro di protezione civile dell’Università di Firenze e l’Arpa Sicilia, hanno evidenziato un progressivo esaurimento della crisi vulcanica iniziata nel 2021.

In considerazione di questa nuova evoluzione, il 19 dicembre 2023 il Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile della Regione Siciliana, ha disposto il ritorno al livello di allerta verde” viene spiegato sul sito.

Proprio il giorno della scadenza dell’ultima proroga, l’associazione Fucina di Efesto ha protestato per chiedere spiegazioni e trasparenza. Ma qualcosa di inatteso è accaduto.

“Non possiamo neanche protestare in maniera civile e silenziosa!” hanno esordito in un post sulla propria pagina Facebook.

“È scaduto lo stato di emergenza che, da ormai 2 anni, viene prorogato ogni 6 mesi, senza che ci sia la minima trasparenza nei confronti della cittadinanza”. hanno spiegato.

“Per ricordare a tutte e tutti di ciò, abbiamo disposto sulle ringhiere del COA (edificio al porto, ormai fatiscente e mai utilizzato) dei cartelli con delle frasi riassuntive della tragica situazione che stiamo vivendo. Ebbene, oggi, giorno di festa in cui tutti si augurano il meglio per l’anno che verrà, qualcuno ha ben pensato di rimuovere tali cartelli, dandoci già un chiaro segno di come sarà il nostro anno: difficile e impegnativo. Non vogliamo che questa azione indegna passi inosservata. Non si può protestare in modo civile in questo Paese?Chi ha tolto i cartelli sta tappando la bocca a Vulcano! Vulcano deve parlare! Questa NON è democrazia” hanno denunciato gli attivisti.

red.me

Published by
red.me