Accesso dei disabili alle strutture sportive, interviene La Fauci

Il vice presidente supplente del Consiglio comunale, Giandomenico La Fauci, capogruppo di Ora Sicilia, interviene nuovamente sul tema delle disabilità e, con una nota, spiega di aver presentato un’interrogazione riguardo l’accesso dei disabili alle strutture sportive. Il consigliere si è più volte occupato della realtà dei disabili e delle loro difficoltà.

Giandomenico La Fauci

«Prendendo esempio da quanto messo in pratica da vari comuni italiani, – afferma La Fauci – ho presentato un’interrogazione al sindaco Basile, all’assessore ai Servizi sociali, Alessandra Calafiore, all’assessore allo Sport, Massimo Finocchiaro, e ai vertici della Messina Social City per comprendere quali siano le possibilità, per la città di Messina, di garantire l’accesso alle strutture sportive in modo gratuito ai portatori di disabilità psichiche e motorie. Personalmente, ho posto particolare attenzione alle condizioni della piscina “Graziella Campagna”, la cui riapertura è stata motivo di felicità proprio per l’adeguamento della struttura alle esigenze dei disabili. Un processo che, però, non credo debba fermarsi alla sola realizzazione di infrastrutture accessibili. No, occorre fare un passo in più e aiutare in maniera maggiore queste famiglie. In Italia, infatti, esistono esempi di Comuni virtuosi che – con una decisione di sindaco e giunta – hanno deciso di consentire l’accesso gratuito alle strutture sportive grazie a una copertura finanziaria garantita dal Comune stesso. Chiaro, ogni amministrazione deve fare i conti con la propria condizione economica e non è sempre facile – o automatico – che si possano prendere decisioni, in apparenza, semplici. La mia richiesta, quindi, prova a far riflettere l’amministrazione su questa possibilità così da favorire uno degli aspetti più importanti nella quotidianità dei portatori di disabilità. Sappiamo tutti, infatti, che l’attività sportiva rappresenta una parentesi importantissima nella fase di terapia motoria e comportamentale. Fare sì, quindi, che il tutto possa essere svolto anche in strutture pubbliche senza il pagamento previsto sarebbe un importante passo in avanti per l’aiuto concreto a questi cittadini».

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