Estorsione ai dipendenti, arrestato imprenditore

Intimava alle dipendenti a restituire in contanti parte dello stipendio. Con quest’accusa, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari, nei confronti di un imprenditore di Giardini.
Disposto anche il sequestro di disponibilità finanziarie per un valore di oltre 12mila euro. L’uomo è ritenuto responsabile di estorsione ai danni di due dipendenti. Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura, interviene nella fase delle indagini preliminari ed è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva stabilito dall’art. 27 della Costituzione.

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina hanno eseguito mirati accertamenti dai quali sarebbe emerso, secondo l’impostazione accusatoria, che un imprenditore operante nel settore del commercio di articoli medicali e ortopedici, dopo un breve periodo di impiego “in nero”, aveva assunto due dipendenti con un contratto di lavoro che prevedeva un numero di ore inferiori a quelle realmente prestate, con la promessa di un futuro aumento di stipendio. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, consistite in complesse ricostruzioni documentali, intercettazioni ambientali e accertamenti bancari, consentivano di accertare che il predetto imprenditore, a fronte dell’aumento dello stipendio in busta paga, avrebbe costretto – nell’ultimo triennio – le dipendenti a restituire quota parte dello stesso in contanti, con la minaccia di licenziamento in caso di rifiuto.

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