Ospedale Sant’Agata, sindacati “il Sindaco non lo difende”

“Abbiamo appreso che il sindaco di Sant’Agata di Militello Bruno Mancuso ha convocato una irrituale conferenza stampa per presentare, non si capisce a che titolo, “l’accordo di collaborazione tra la Fondazione Giglio e l’ospedale di Sant’Agata di Militello” così esordiscono in una nota i sindacati Uil e Cgil.

“Al netto del non secondario aspetto formale legato al fatto che il comune di Sant’Agata non ha competenze riguardo eventuali accordi nel mondo ospedaliero, è oltremodo gravissimo che l’amministrazione comunale di Sant’Agata di Militello, invece di difendere il nosocomio e la sanità pubblica, si faccia portabandiera dello smantellamento del servizio sanitario pubblico che produrrà gravissime conseguenze per i cittadini-utenti e per i lavoratori” continuano i sindacati.

“Del resto, nelle due partecipatissime manifestazioni dei mesi scorsi è stato plastico ed evidente l’assoluto imbarazzo del sindaco, della deputazione e dei politici che, in vista delle elezioni, non ebbero il coraggio di affermare il loro pensiero compiuto, vale a dire essere a favore della privatizzazione della sanità e addirittura dell’ospedale. Oggi, con questi accordi, tutti gli attori in causa hanno palesemente gettato la maschera e, addirittura, sono i protagonisti i di una decisione che, ove dovesse attuarsi, affosserà la sanità pubblica nel territorio nebroideo”. Lo hanno affermato Pietro Patti e Ivan Tripodi, segretari generali di Cgil e Uil Messina, con Francesco Fucile e Antonio Trino, segretario generale e segretario provinciale della Fp Cgil, Livio Andronico, segretario generale Uil Fpl, e Pina Lontri e Pippo Calapai, segretari generali Spi Cgil e Uil Pensionati.

“Non è questa la via per dare risposte ai cittadini e, infatti, contestiamo profondamente questa impostazione e la nefasta “filosofia” che la sottende. In tal senso, ribadiamo che la via maestra è quella di un serio rilancio della sanità pubblica e dell’ospedale di Sant’Agata di Militello attraverso ingenti investimenti economico-finanziari coniugati all’indizione di concorsi per evitare l’odierno stillicidio costruito ad arte per portare il presidio ospedaliero al collasso. La strategia era evidente da mesi e le complicità sono tante. La realtà è che si parla soltanto di chiusure di reparti e, al netto delle tante chiacchere, nessuno fa nulla per la riapertura del Punto nascita. Noi non ci arrendiamo e assumeremo ogni iniziativa per bloccare questo cinico disegno che risponde a logiche lontanissime dalle reali esigenze di salute dei cittadini-utenti. Sulle tantissime problematiche della sanità della provincia di Messina è inaccettabile che l’assessorato regionale alla salute continui a fare orecchie da mercante. E’ venuto il momento dei fatti concreti e delle scelte che, a nostro avviso, devono andare nella direzione della salvaguardia e del rilancio della sanità pubblica contro ogni tentativo di privatizzazione che punta solo ed esclusivamente al profitto e agli utili” hanno così concluso i sindacalisti di Cgil e Uil.

red.me

Published by
red.me