Violenza sulle donne: convegno dell’UPCF

I locali del vecchio Municipio di S. Filippo del Mela, il convegno organizzato dall’UPCF – Università Popolare Comprensoriale Filippese sulla violenza contro le donne, in collaborazione con il CEDAV -Centro antiviolenza di Messina e sotto il patrocinio del Comune. I lavori sono stati aperti dai saluti del Sindaco Avv. Gianni Pino e del rettore dell’UPCF Avv. Giuseppe Privitera che nel suo intervento ha sottolineato la lunga storia dell’Associazione fondata nel lontano Marzo del 1978 e che quest’anno sarà protagonista di una serie di iniziative culturali per onorare il 45° dalla fondazione. Sia il Sindaco che il Rettore dell’UPCF con riferimento alla violenza sulle donne hanno individuato nella carenza educativa e nella scarsa formazione culturale uno dei punti critici su cui intervenire sia attraverso le istituzioni scolastiche che attraverso le reti istituzionali che ad ogni livello operano nel sociale.

I lavori sono stati coordinati dalla Presidente Emerita del Cedav di Messina Avv. Carmen Currò, storica associazione fondata nel 1989 e che negli anni ha rappresentato il punto di riferimento per tutte le problematiche che in provincia hanno interessato la tutela delle donne dalla violenza e più in generale da ogni forma di sopraffazione e condizionamento. Sul fronte delle partecipazioni e della riuscita iniziativa è stata efficace l’attività dell’Avv. Maria Concetta Santamaria della FIDAPA di Barcellona P.G.

Sono stati relatori la Presidente del Cedav di Messina, Avv. Maria Gianquinto, il sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. dott.ssa Veronica De Toni e la Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Milazzo dott.ssa Lara La Rosa.

L’ annoso fenomeno della violenza maschile contro le donne è stato analizzato dai relatori sotto diverse angolazioni anche in ragione della diversità dei ruoli ricoperti. L’Avv. Gianquinto ha chiarito i principi su cui si basa l’attività del CEDAV, sulla sua capacità di ascolto e di offrire un primo sostegno psicologico, legale e anche economico alle vittime della violenza con personale qualificato in possesso di specifici titoli di studio.

La dott.ssa De Toni ha precisato l’attuale strutturazione degli uffici giudiziari chiamati ad occuparsi dei casi di violenza che, con la recente evoluzione del sistema normativo varata nel 2019 attraverso il c.d. codice rosso, hanno la possibilità di adottare le cautele immediate per la messa in protezione della donna offesa, anche attraverso l’istituto dell’allontanamento del maltrattante o del divieto di avvicinamento alla vittima. Fondamentale in questo è l’opera delle forze dell’ordine ed in particolare dell’Arma dei Carabinieri che ha un radicamento diffuso su tutto il territorio dello stato. E’ stato questo il senso dell’intervento del Comandante della locale stazione dell’arma Luogotenente Tommaso La Rosa che ha fatto presente come la capillarità delle strutture territoriali dell’arma consenta a tutte le donne, anche nei piccoli centri e non solo nelle grandi città o nei comuni maggiori dove sono presenti anche le strutture degli altri organi di polizia, di avere un presidio dove nell’immediato chiedere protezione e sostegno nelle situazione più o meno gravi che possono presentarsi.

La dott.ssa La Rosa, dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Milazzo si è soffermata in particolare su alcuni servizi a disposizione delle donne come il 112 e alcune sue modalità applicative derivate come “YOUPOL” e sulle procedure di competenza della polizia come l’ammonimento del Questore con cui il soggetto autore della violenza viene monitorato e tenuto sotto controllo ed avviato ad un percorso di recupero. A conclusione dei lavori l’Avv. Currò citando la Convenzione di Istambul, pur confermando la gravità del fenomeno, ha evidenziato i progressi della legislazione che consentono oggi molteplici interventi anche di tipo preventivo per contenere un fenomeno ancora oggi pesantemente presente. E’ intendimento dell’UPCF avviare nel territorio , d’intesa con il Comune e con le associazioni presenti e in collaborazione con il CEDAV, un centro di primo ascolto per donne in difficoltà.

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