L’allarme lanciato da Coldiretti sulla tragica situazione degli invasi siciliani, – 26% di acqua rispetto al normale, e soprattuto sullo stato delle tubature destinate alla distribuzione idrica, il 52,5% dell’acqua che transita viene dispersa, preoccupa seriamente il comparto agricolo e non solo.
“Se in Italia soltanto l’11% dell’acqua che cade sul territorio viene utilizzata per scopi irrigui, in Sicilia la situazione è ancora più allarmante. La nostra terra – continua Sara Siggia (nella foto sopra) Responsabile Regionale Agricoltura – soffre di reti idriche obsolete e, anche se, nella stagione delle piogge, l’acqua si accumula parecchio soprattutto sul terreno, non tutta può essere utilizzata per irrigare e fare fronte ai problemi agricoli. Il catanese è la zona che ne sta soffrendo di più e non è certamente giusto che nel 2023 non ci siano sistemi per incanalare e gestire al meglio l’acqua piovana. I fondi del PNRR sono un’opportunità che la classe politica deve obbligatoriamente sfruttare per adeguare la rete idrica ai mille bisogni quotidiani di cittadini e agricoltori. Il Governo Schifani si adoperi per attuare correttamente e rapidamente il PNRR e metta in campo una seria programmazione sul tema dell’approvvigionamento idrico che preveda anche la pulizia e la manutenzione degli invasi. La Sicilia ha un pregio, quello di avere un microclima ideale per un’agricoltura all’avanguardia, sarebbe un peccato non riuscire a sfruttare bene ciò che la natura ci regala solo perché non si hanno sistemi irrigui adatti alle nuove esigenze produttive.”
Sull’argomento è intervenuto ieri anche il deputato regionale di “Sicilia Vera – Sud chiama Nord”, Pippo Lombardo, il quale ha posto l’allarme sulla situazione a dir poco drammatica degli agrumeti del versante jonico del messinese.
View Comments
SAI CHE NOVITÀ!!!
La sig. SIGGIA ripete come un disco rotto tutto quello che da 50 anni tutti sappiamo.
È LEI LA RESPONSABILE REG.LE AGRICOLTURA, SMETTA DI RIPETERE SEMPRE, SEMPRE LA STESSE COSE. AGISCA NON BLATERI!!!