Economia, Messina fatica a riprendersi dalla pandemia

L’economia messinese fatica a trovare lo slancio dopo la pandemia. È quanto emerge dall’analisi dell’ufficio Statistica della Camera di Commercio di Messina, basata sulle rilevazioni effettuate da Movimprese nel 2022. Infatti, il saldo tra aperture e chiusure di imprese rimane sì positivo, ma in termini assoluti diminuisce rispetto a quanto registrato nel 2021. In particolare, parliamo di un saldo di 404 unità nel 2022 contro le 661 unità nell’anno precedente.

“Ciò evidenzia – si legge in una nota dell’Ente camerale – come l’economia del territorio cresca sempre più lentamente e con notevole difficoltà, con un tasso pari a 0,39”. Tra i saldi negativi (chiusure superiori alle aperture) primeggia il Commercio (-363 nel 2022 contro -309 nel 2021), seguito da Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ( -99 nel 2022 contro -76 nel 2021), e attività manifatturiere (-69 nel 2022 contro -32 nel 2021). Al contrario, migliora il settore dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca: un saldo sempre negativo, ma in ripresa rispetto all’anno precedente: -11 (nel 2021, -47).

Aumenta, invece, il numero degli addetti: 142.533 nel 2022 contro i 135.248 nel 2021. Si rileva un incremento per lo più nell’ambito delle Costruzioni (20.208 contro 18.192 nel 2021), delle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (18.425 contro 16.748 nel 2021), dell’Agricoltura (10.292 contro 9.801 nel 2021) del Commercio (31.924 contro 31.582) e del Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (6.531 contro 6.294 nel 2021).

“Lo tsunami provocato dalla pandemia si è abbattuto su un’economia già statica e asfittica – afferma la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella – che evidenzia sempre una sostanziale stasi e una debolezza del tessuto imprenditoriale. Il quadro di quest’anno, sostanzialmente, ricalca quello del precedente. Timidi segnali di ripresa, ma, purtroppo, poco significativi. E anche per il 2022, come per il 2021, il notevole contributo dato dalle regioni del Sud alla crescita del tessuto produttivo nazionale non sembra trovare rispondenza nella realtà della nostra provincia, dove ancora sono evidenti gli effetti disastrosi provocati dalla pandemia”.

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