“Morti di caldo e di sete”, 5 scafisti fermati a Messina

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“Morti di caldo e di sete”, 5 scafisti fermati a Messina

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lunedì 25 Luglio 2022 - 20:22

Cinque egiziani, di età compresa tra i 21 e i 28 anni, ritenuti i presunti scafisti di un peschereccio con 674 migranti a bordo, 179 dei quali arrivati ieri a Messina, assieme a cinque cadaveri, sono stati fermati da polizia e guardia di finanza. La Procura ipotizza i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di altro delitto. Secondo l’accusa, basata su testimoni che hanno detto di avere essere stati picchiati con bastoni e cinghie durante il viaggio, i decessi sarebbero avvenuti per disidratazione legata al forte caldo e alla mancanza di acqua potabile, fortemente razionata a bordo.
Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra mobile e dal nucleo Pef della Guardia di finanza. I 179 migranti e i corpi delle cinque vittime sono arrivati ieri mattina al molo Norimberga di Messina a bordo di due motovedette della capitaneria di porto. Erano su un peschereccio, sul si trovavano 674 persone, soccorso nel Mediterraneo e poi trasferite nei porti di Messina, Siracusa, Catania e Crotone. Le indagini hanno permesso di ricostruire che i migranti, dopo circa un mese di permanenza in una connection house sulle coste libiche, erano stati portati sul peschereccio, che è salpato la sera del 19 luglio. Durante la traversata i membri dell’equipaggio hanno spento i motori e chiesto soccorso, con un dispositivo satellitare di cui si sono poi liberati, gettandolo in mare.

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