“Benvenuti a bordo”: Croce “imbarca” gli assessori designati

“Benvenuti a bordo”: è il titolo della conferenza stampa non convenzionale scelto da Maurizio Croce, allo scopo di presentare parte della sua giunta. L’evento si è svolto a bordo di un pullman turistico, in movimento per tutta la città nel corso di un tour itinerante per le strade di Messina.

Maurizio Croce con gli assessori designati

L’iniziativa, ideata dallo staff dell’area comunicazione del candidato sindaco del centrodestra, prevedeva cinque fermate in luoghi simbolici appositamente scelti. E in ciascuno di questi punti, è salito uno degli assessori designati.
A partire da Matilde Siracusano, salita a bordo per prima, in un iniziale stop davanti al Rione Taormina: «Sono convinta che il nostro sarà un percorso produttivo – ha detto la deputata di Forza Italia -, sono entusiasta di lavorare a fianco con un candidato come Maurizio Croce, un professionista competente e di sostanza. Mi occuperò di risanamento, ma non ci vedrete fare giri elettorali nelle baraccopoli: non si strumentalizzano le persone in questo modo. Servirà accelerare il processo di risanamento e il primo passo sarà quello di far tornare il commissariamento, ora nei doveri del Prefetto, nelle mani del sindaco». Seconda sosta allo stadio Giovanni Celeste, luogo storico del calcio cittadino. Protagonista, in questo caso, è stato Antonio Barbera, presidente del Circolo del tennis e della vela e avvocato: «Sono innamorato della nostra città e sono pronto a lavorare per la nostra comunità. Mi occupo di sport da sempre e sono felice di poterlo fare al fianco di Maurizio Croce. Vogliamo che lo sport torni al centro delle attività dei cittadini». Il suo intervento, chiaramente, ha toccato anche lo spinoso tema degli impianti sportivi: «La fermata del Celeste è stata significativa: vederlo nelle condizioni attuali è triste. La riqualificazione passa da finanziamenti che andranno recepiti. Sul Franco Scoglio – ha proseguito Barbera – la strada giusta è quella del bando per l’affidamento pluriennale». Sul tema è intervenuto anche il candidato sindaco Croce: «Il vecchio bando è stato concepito male, perché prima di pensare alla concessione dovremo rendere attrattiva la struttura. Sullo Scoglio le carenze sono state molteplici, per esempio non è mai stato inaugurato dal momento del cambio di denominazione da San Filippo a Franco Scoglio».  Il tour, in seguito, ha fatto tappa al mercato Zaera per la terza fermata. Il “benvenuto a bordo”, stavolta, viene rivolto a Francesco Rella, assessore designato alle Attività produttive: «Vogliamo riportare Messina al centro del commercio e del turismo. Ho approfittato di questa fermata per fare un sopralluogo al mercato Zaera e ho notato una scarsa affluenza e difficoltà di parcheggio. Il tema delle pedonalizzazioni – spiega Rella – ha spesso diviso: personalmente sono favorevole, a patto di una programmazione ragionata che diventi attrattiva per i clienti». Obiettivo che si sposta sul turismo, con Rella che parte da un concetto chiaro e deciso: «Il turismo a Messina non esiste. Abbiamo una presenza mordi e fuggi, come quella dei croceristi, e non possiamo permetterci di essere un mero luogo di passaggio. Dobbiamo essere capaci di far conoscere e mostrare cosa offre Messina. Gli esempi di Ragusa e Siracusa, entrambi virtuosi, sono quelli da cui lasciarsi ispirare».  Quarta sosta al Cavallotti: è il turno di Santi Trovato, presidente dell’Ordine degli Ingegneri e direttore dell’Ersu, assessore designato con delega all’Urbanistica: «Il primo punto che dovremo attenzionare e definire riguarda il Piano Regolatore, perché non è più accettabile ragionare su un piano datato, del 2002. Oltre al PRG – ha aggiunto Trovato – penso anche al demanio marittimo, un tema che necessita di una strategia decisa e funzionale».   Ultima tappa, a conclusione del tour, di fronte Palazzo Zanca, con la salita a bordo dell’ex Commissario della Fiera di Messina, Giuseppe Grazia, a cui è stata affidata la delega al Bilancio: «Posso contare su un’esperienza di 40 anni di attività professionale. Sono un tecnico e non un politico: non amo usare troppe parole. Mi sono sempre occupato di bilanci, ho le idee chiarissime su quali dovranno essere i primi obiettivi: aziendalizzare il bilancio comunale e creare una guida per rendere i bilanci comprensibili ai cittadini». In conclusione, poi, un breve passaggio sulle partecipate: «Dobbiamo valutare l’efficienza: solo così potremo decidere quali tenere in vita e se eventualmente, quindi, ridurne il numero».

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